Sit-in contro l’ordinanza. Zitarosa chiede stesse misure per il concerto - Le Cronache
Attualità Politica

Sit-in contro l’ordinanza. Zitarosa chiede stesse misure per il concerto

Sit-in contro l’ordinanza. Zitarosa chiede stesse misure per il concerto

Erika Noschese

L’ordinanza sindacale che vieta la musica dal vivo all’esterno dei locali nei giorni della vigilia di Natale e Capodanno ha suscitato l’ira dei commercianti salernitani. Nella giornata di ieri, sotto Palazzo di Città si è tenuto il sit-in di protesta dei gestori dei vari locali della movida salernitana, sostenuti dal consigliere di giovani salernitanidemA, Dante Santoro. I commercianti chiedono maggiori controlli purchè non si vieti l’attività musicale all’esterno, divenuto ormai un appuntamento tradizionale nei giorni delle festività natalizie. In particolare, l’ordinanza dispone che in quei giorni lo svolgimento dei tradizionali festeggiamenti natalizie sono consentiti solo alle 12 alle 19 ma la musica dovrà essere autoriprodotta solo all’interno del locale, a mezzo di apparecchio radio, filodiffusione o impianto hi-fi. All’esterno del locale, infatti, non potranno essere collocati diffusori acustici e non dovranno essere diffuse emissioni sonore. Inoltre, le attività all’esterno dei locali e su area di pertinenza dovranno essere regolarmente autorizzate e potranno avvenire esclusivamente mediante strumenti musicali acustici, e non elettrificati. L’attività dovrà dunque essere limitata alla sola area di pertinenza al fine di non ostacolare l’attività di esercizi commerciali limitrofi. Inoltre, dovrà essere garantito il rispetto dei livelli di emissioni sonore previsti dalla normativa vigente in materia di tutela dell’ambiente dal fenomeno dell’inquinamento acustico. Ad intervenire nella querelle tra il Comune ed i gestori salernitani anche Giuseppe Zitarosa, consigliere di Forza Italia che chiede di seguire le medesime regole anche per il concerto di Capodanno con Fiorella Mannoia e di verificare se ci sono le condizioni. Santoro, dal canto suo, aveva chiesto di non vietare le tradizioni ma di incrementare il numero dei controlli nelle zone maggiormente frequentate per consumo di bevande alcoliche tra i giovani frequentatori della movida.