«Si può cambiare moglie ma non la squadra del cuore» - Le Cronache
Cronaca

«Si può cambiare moglie ma non la squadra del cuore»

 «Nella vita si può cambiare la macchina, la casa, la moglie o il marito, ma non è possibile cambiare la “squadra del cuore”». Con questo simpatico slogan ha concluso la sua relazione su “Sport, turismo e territorio” il noto commercialista Antonio Sanges che, venerdì sera all’Hotel Baia, ha intrattenuto i tanti soci del Panathlon Club e i tanti ospiti, durante la tradizionale “Festa di Auguri” organizzata come ogni anno, in modo perfetto, dal presidente del sodalizio Enzo Todaro,  che ha voluto rendere un atto di omaggio a un campione nazionale che ha onorato la scherma salernitana, sia a livello nazionale che internazionale: «Sanges ha fatto scuola a Salerno. Oggi è un nostro socio che è rimasto uno sportivo anche nella mentalità e nel modo di vivere la sua vita».
Il presidente Todaro, ha annunciato che nei prossimi incontri, organizzati per il 2013, saranno presenti l’allenatore di calcio Zeman, e probabilmente il Giudice della Corte Costituzionale, Luigi Mazzella, socio onorario del Panathlon, grande esperto del mondo del calcio.  Todaro ha anche ricordato che il Panathlon sta sostenendo negli studi, un ragazzo indiano adottato a distanza. Il dottor Sanges, “Stella di Bronzo” al merito sportivo, ha partecipato a tanti campionati italiani di scherma e ha partecipato anche alla Coppa  del Mondo: «Ora mi tengo in forma andando a correre». Con l’aiuto di alcune slide, Sanges, ha illustrato il progetto “Salernitana Sporting”, primo in Italia, realizzato  con alcuni dottori  commercialisti,  avvocati e ingegneri salernitani, per pianificare sul territorio la crescita e lo sviluppo di un progetto innovativo che crei un valore aggiunto anche per le società sportive: «E’ nato nel 2005 per avere una gestione “vincente” dell’azienda e del prodotto sport. Attraverso lo sport, si possono attivare dei progetti sportivi sul territorio, importanti sia per il sociale, creando eventi di solidarietà, sia per valorizzare il turismo sportivo, perché eventi come il “Marmeeting” a Furore, richiamano oltre 1500 turisti e determinano un indotto economico»  
Il dottor Sanges ha ricordato le varie manifestazioni organizzate  nelle scuole dalla “Sporting Salerno”:«Dove facciamo comprendere  che non serve solo  gareggiare per vincere, ma per essere uniti  e che con lo sport possiamo mettere fuori gioco: alcool, fumo e bullismo», quelle di solidarietà per raccogliere fondi  per “Casa Betania” e  per  la “Mensa dei Poveri”;  il torneo organizzato per la “Fondazione Quattro Stelle” e  il “Progetto Haiti” con la medaglia di bronzo di Londra 2012 Rosalba Forciniti, per i bambini di Haiti. Il dottor Sanges ha anche sottolineato che  la nostra provincia ha un indice di sportività tra i più bassi in Italia.
Il  presidente Todaro ha ricordato gli anni in cui ha conosciuto il dottor Sanges bambino: «Frequentavo il ristorante “Il Gambero” di cui il padre era titolare, e Sanges arrivava di corsa per mangiare qualcosa prima di andare ad allenarsi», anni che sono stati ricordati anche dal dottor Sanges  «Il presidente Todaro è stato uno dei miei primi tifosi. Grande amico di mio padre, raccontò con un’ articolo su Paese Sera le mia prima gara nella Coppa del Mondo».