«Si modifichi la legge regionale e si utilizzi lo stesso criterio dei dipendenti delle coop» - Le Cronache
Ultimora Cronaca Attualità Primo piano Salerno

«Si modifichi la legge regionale e si utilizzi lo stesso criterio dei dipendenti delle coop»

«Si modifichi la legge regionale e si utilizzi lo stesso criterio dei dipendenti delle coop»

di Erika Noschese

«Si modifichi la legge regionale e si segua l’esempio degli interinali di Salerno Pulita e delle cooperative impegnate in appalti del Comune di Salerno». E’ l’appello lanciato dal segretario generale della Filt Cisl di Salerno, Ezio Monetta che chiede tempi certi per la ricollocazione del personale del Consorzio di Bacino Salerno 2, in virtù della cessazione delle attività. Nella mattinata di ieri, Monetta ha inviato una lettera al governatore De Luca, al prefetto Francesco Russo e al presidente dell’Ente d’Ambito di Salerno, Giovanni Coscia. «Come organizzazione sindacale siamo preoccupati per il futuro lavorativo del personale del Consorzio di Bacino Salerno, in fase di cessazione delle attività, e chiediamo alle istituzioni un intervento risolutivo. A seguito di incontri e comunicazioni da parte del commissario liquidatore, infatti, sembrerebbe ormai prossima la sospensione delle attività ordinarie e pertanto la problematica della ricollocazione del personale impiegato presso il Consorzio è imminente», ha detto Monetta che chiede agli organi preposti di procedere alla risoluzione del problema in tempi brevi e di mettere in atto la stessa procedura utilizzata per risolvere il problema dei lavoratori del settore Igiene Ambientale che ha riguardato gli interinali di Salerno Pulita e delle cooperative impegnate in appalti Comune di Salerno. «Per la risoluzione della problematica, valutando il numero dei Comuni soci del Consorzio ed il numero di lavoratori coinvolti, basterebbe che ogni comune si facesse carico di parte del personale. Si potrebbe, come già fatto per i lavoratori interinali e delle cooperative, intervenire sulla legge regionale 14 del 2016 che già oggi prevede il reimpiego di tutto il personale dei Bacini all’articolo 44. Ma la normativa non obbliga o sanziona le amministrazioni che indicono gare, di affidamento dei servizi nel settore Igiene Ambientale ed escludono, nelle clausole sociali previste dalla legge e dal contratto nazionale di categoria, le liste del personale amministrativo operante nei Consorzi», ha poi aggiunto Monetta che propone una modifica alla legge regionale che obbliga l’assunzione, in quota parte, del personale “intercantiere” alle amministrazioni socie del Consorzio di Bacino, la formulazione a livello regionale di un esodo Incentivato come avvenuto nel comparto del trasporto pubblico locale, distaccare temporaneamente il personale amministrativo presso i Comuni in attesa delle modifiche da apportare alla legge regionale, sensibilizzare le amministrazioni comunali che ancora devono mettere i servizi relativi al settore igiene ambientale a gara affinché inseriscano, nelle liste del personale da trasferire, anche gli operatori “intercantieri”, costituzione della struttura dell’Ente di Ambito salernitano con assorbimento di parte degli amministrativi ad oggi in carico al Consorzio Salerno 2 e valutare la possibilità di ricollocare parte del personale in aziende come la Salerno Pulita che di fatto nel settore amministrativo ha un’evidente carenza di organico a seguito dell’assunzione di personale operativo interinale e delle cooperative. «Tutto questo può scongiurare problematiche sociali che ledono la dignità dei lavoratori interessati e possono essere gestite con competenza, come avvenuto in analoghe situazioni, dalla politica nella qualsivoglia modalità suggerite e non», ha concluso Monetta. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno. «Sosteniamo l’iniziativa della nostra federazione di categoria, in quanto è la sola in grado di dare risposte di ricollocazione del personale fino ad oggi alle dipendenze del Consorzio di bacino Salerno 2 – ha detto – Pensiamo sia urgente la convocazione di un tavolo presso la prefettura di Salerno».