Severino, alla Consulta arriva l'ordinanza Scognamiglio - Le Cronache
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Severino, alla Consulta arriva l’ordinanza Scognamiglio

Severino, alla Consulta arriva l’ordinanza Scognamiglio

di Andrea Pellegrino

Approda dritta alla Corte Costituzionale, che ha avviato l’iter per la pronuncia sul ricorso De Luca, l’ordinanza del Tribunale di Napoli a firma Anna Scognamiglio. In pratica, la Consulta si troverà ad esaminare una questione di costituzionalità sollevata dal giudice relatore indagato dalla Procura di Roma proprio nell’ambito della vicenda che lega il governatore della Campania Vincenzo De Luca (anch’egli indagato) al ricorso contro gli effetti della legge Severino.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Corte Costituzionale ha così avviato la procedura per esprimersi in merito alla costituzionalità della legge nelle parti eccepite dai legali di De Luca. Ora ci saranno venti giorni di tempo per le eventuali costituzioni in giudizio, poi entro sei mesi la Consulta dovrà pronunciarsi definitivamente sul caso. Attualmente il giudizio sulla sospensione o meno dalla carica di Vincenzo De Luca è congelato proprio in attesa della pronuncia della Corte. L’ultima decisione risale alla scorsa settimana quando un’ordinanza del Tribunale di Napoli ha sospeso il giudizio.
«E’ possibile che una questione di costituzionalità sollevata da un giudice relatore indagato possa essere esaminata dalla Corte Costituzionale?» si chiede l’avvocato amministrativista Oreste Agosto, legale del Movimento 5 Stelle nel giudizio De Luca al Tribunale Civile di Napoli. Agosto, inoltre, ribadisce che «il decreto di Renzi di sospensione del governatore della regione Campania non è stato sospeso con l’ordinanza dello scorso 28 dicembre, si evidenzia che il 30 dicembre è stato promosso il giudizio di costituzionalità della Legge Severino». Ma Agosto dice ancora: «Trovo assurdo che ora si esaminino quesiti posti da un giudice indagato dalla Procura di Roma. Credo, però – conclude l’avvocato salernitano – che le risposte le avremo a breve con il rigetto della questione di costituzionalità. Nel frattempo, purtroppo, pagano i cittadini campani».