«Se ci saranno le primarie avanti con Campania Libera» - Le Cronache
Attualità

«Se ci saranno le primarie avanti con Campania Libera»

«Se ci saranno le primarie avanti con Campania Libera»

di Andrea Pellegrino

«Se il Pd dovesse mantenere la scelta delle primarie noi andremo avanti con Campania Libera». Tra l’entourage di Vincenzo De Luca circola questa voce. Le parole sarebbero state pronunciate direttamente dal primo cittadino ai suoi fedelissimi. Primarie o no, insomma, De Luca pare sia abbastanza determinato. D’altronde la strategia già era nota quasi a tutti e probabilmente allo stesso Partito democratico regionale che fino ad ora ha alzato un muro contro la linea De Luca. La mossa (bloccata) di dividere la direzione regionale secondo i voti presi durante il congresso regionale per l’elezione della Tartaglione, alla fine mirava a fermare le primarie per la scelta del Governatore della Campania. Conti alla mano, Salerno avrebbe avuto quasi lo stesso numero di delegati partenopei. Poi con l’aiuto di amici casertani o avellinesi per De Luca non ci sarebbero stati problemi nello smantellare il sistema voluto da Renzi. Ancora l’abbraccio con Bassolino (non riuscito) avrebbe dovuto spianare e rafforzare questa via immaginata dal sindaco di Salerno. Ma allo stato lo stop è arrivato da tutti. Quindi da Bassolino e anche da D’Alema, con il quale non corre più buon sangue dopo la virata di De Luca verso Renzi. Ma in campo ci sarà e la macchina elettorale è già messa in moto. Per ora lo schema vede una lista denominata “Campania Libera” e un’altra sempre civica che serva come contenitore degli scontenti di destra e di sinistra. Da Pompei solo una settimana fa, accendendo anche lì le sue care Luci d’Artista, avrebbe aperto la sua campagna elettorale. Tutto sta ora nello scegliere il candidato giusto da sostenere alle Europee ed attendere i risultati elettorali ed anche le eventuali strategie immaginate dal Pd regionale, tra tutte l’ipotesi Topo di accordo tra Pd e Ncd. Un piano B che ha, tra l’altro, tutta la consapevolezza che il candidato indicato da Matteo Renzi ha ben altro nome, rispetto al suo. Si chiamerà, infatti, Raffaele Cantone che comunque, nonostante la benedizione nazionale, non si sottrarrà alle primarie.