Scafati. Una tettoia negata, e Aliberti avvia l'iter per la decadenza - Le Cronache
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Scafati. Una tettoia negata, e Aliberti avvia l’iter per la decadenza

Scafati. Una tettoia negata, e Aliberti avvia l’iter per la decadenza

Di Adriano Falanga

Il giorno dopo aver riconfermato al proprio posto tutti i dirigenti, come da previsioni di questa testata, il primo cittadino di Scafati Pasquale Aliberti ha avviato l’iter che lo porterà diritto alla decadenza entro metà dicembre (metà legislatura) e quindi gli consentirà di ricandidarsi per il terzo mandato consecutivo. Una tettoia a cui sarebbe stata negata un’autorizzazione è il motivo che costringerà Aliberti a ricorrere contro l’ente da lui stesso amministrato, comportando l’avvio della sua incompatibilità. Il sindaco avrà dieci giorni di tempo per rimuovere la causa del contenzioso (cosa che non farà) al che il tutto arriverà in consiglio comunale per la discussione. Tre sedute a distanza di diegi giorni e tre votazioni consecutive con la maggioranza di 13 voti. Ieri sera in Biblioteca comunale Aliberti ha spiegato la sua exit strategy ai suoi consiglieri. Tutti (o quasi) gli hanno garantito il voto, ma in realtà a molti non è gradito il voto anticipato, in particolare a coloro che difficilmente verranno riconfermati. Il primo cittadino ha chiesto unità e compatezza, facendo rientrare la frizione intercorsa tra l’assessore alla Manutenzione Raffaele Sicignano e Mimmo Casciello, neo delegato al Pip. “Nessuno screzio con il consigliere Casciello, persona tra l’ altro anche simpatica – così Sicignano – e poi non potevo minacciare le dimissioni per una semplice invadenza di delega che non mi risulta ci sia stata”.

Eppure il malumore è palese, non tanto per la scelta del primo cittadino di interrompere la legislatura in corso per ciò che tutto sommato è una sua personale priorità (la ricandidatura) bensì per come vanno delineandosi le liste elettorali. Aliberti ha deciso di non concentrare i grandi eletti (l’attuale Giunta) in una sola lista, bensì di dividerli in più liste. Questo fa calare le “quotazioni” di coloro che difficilmente possono andare oltre i 300 voti, che di fatto si vedranno oscurati. Non solo, anche le donne questa volta dovranno “trainare” le liste, non potendo più contare sulla doppia preferenza di genere. Alcune consigliere siedono in consiglio comunale grazie  all’abbinamento con i più votati del 2013, Pasquale Coppola e Gianfranco Fele. Tutto pronto quindi per ciò che si prospetta come un intenso e caldissimo autunno politico per la città di Scafati.

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