Scafati. Talenti: Stefania Sabatino al “Fragile: handle with care” di Catania - Le Cronache
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Scafati. Talenti: Stefania Sabatino al “Fragile: handle with care” di Catania

Scafati. Talenti: Stefania Sabatino al “Fragile: handle with care”  di Catania

Non vorremmo parlare di orgoglio campano, perché non siamo così regionalisti… ma se i talenti li abbiamo perché non dovremmo mostrarli?  Di lei colpisce la pacatezza con cui trasmetteva ai suoi studenti, e lo fa ancora, l’arte, una delle discipline più soggettive e camaleontiche che ci possano essere su questa terra. Dietro una brava insegnante si nasconde un’abile pittrice. Stefania Sabatino, originaria della provincia di Napoli, è insegnante ed artista. Formatasi all’Accademia delle” Belle Arti” di Napoli Stefania ha l’onore, questo mese, di essere tra gli artisti che esibiranno le proprie opere alla mostra collettiva di arte contemporanea “Fragile: handle with care” che si terrà da venerdì 13 novembre a domenica 22 presso la Cappella Bonajuto Living a Catania, uno dei rari gioielli bizantini del VI secolo dopo Cristo, immerso nello stile barocco della città. Questa elegante location accoglierà artisti e visioni di tutta Italia. Perché fragile? Fragile è tutto ciò che ci circonda, fragili sono le parole, i bordi di una cornice, le linee di un dipinto, l’intimità di un pensiero, fragili sono gli uomini. Ed è in questa location elegante ed eclettica che i visitatori potranno fare un viaggio tra dipinti, fotografie, sculture e grafiche cercando di cogliere le sfaccettature introspettive di ciascun autore. La fragilità verrà presentata non solo come debolezza ma come risposta dell’uomo dinanzi al disagio esistenziale. La nostra pittrice esporrà la sua “Solitudine”, un’opera olio ed oro su tela unitamente ad un libro d’artista dallo stesso titolo “Solitudine-a book through wich you can see”. Quest’ultimo non è un classico cumulo di pagine, ma ogni singola pagina è forata, guardate insieme le stesse sembrano creare un pozzo, ci sono delle trasparenze con svariati segni e colori attraverso i quali si può guardare il “fondo” del libro, questo effetto ottico lo fa sembrare sempre più vicino ma una volta voltata la pagina ricomincia la festa di colori e segni e questo sta a significare che si può sempre ripartire quando si pensa di aver toccato il fondo. Grazie Stefania, questo messaggio sicuramente ci marcherà l’anima.

Ilaria Cotarella