Scafati, per l'ospedale i politici locali contestano Letta e Caldoro - Le Cronache
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Scafati, per l’ospedale i politici locali contestano Letta e Caldoro

Scafati, per l’ospedale i politici locali contestano Letta e Caldoro

SCAFATI. E’ tanta la delusione degli scafatesi per l’esito dell’incontro con il sub commissario alla Sanità Mario Morlacco con la commissione pro tempore Ospedale presieduta dal consigliere di maggioranza Stefano Cirillo. Morlacco ha stroncato ogni speranza di modifica del decreto 49, spiegando che solo tra tre mesi, con l’avvio del nuovo Piano della Salute, si potrà ridiscutere di Scafati. La Commissione intanto prepara un documento finale con cui impegnerà tutte le forze politiche scafatesi a far pressione sui loro rappresentanti parlamentari e regionali, compresi i grillini. Il presidente Stefano Cirillo, in una nota ha fatto sapere che “Il commissario Morlacco ha semplicemente ribadito per l’ennesima volta che il decreto 49 che ha ridotto il nostro ospedale a semplice struttura riabilitativa non è modificabile. Questo, perché la sanità in Regione Campania è commissariata e, pertanto, è diventata competenza del Governo, che di fatto ha nominato il commissario Morlacco.- spiega Cirillo- Se, oggi, presso il presidio ospedaliero di Scafati, si sta gradualmente costituendo il Polo d’eccellenza di Broncopneumologia, lo si deve al lavoro silenzioso dei nostri referenti regionali e del Sindaco Aliberti, che hanno speso grandi energie per ottenere molto di più rispetto a quanto previsto dal decreto. La battaglia che deve essere messa in campo, adesso, deve coinvolgere tutti i livelli istituzionali, ma soprattutto i nostri referenti al Governo, che più di altri, hanno la facoltà di sollecitare la modifica del 49, affinchè l’ospedale possa finalmente ri-entrare nella rete dell’emergenza”. Dalla pagina facebook del comitato No Alla Chiusura la dura risposta “Un comunicato ridicolo, Cirillo dice che il problema è Morlacco e il Governo. Cirillo non prendere in giro le persone, il decreto 49 lo firma Caldoro, è lui il commissario”. Da area Pd è Mariarosaria Vitiello, con una nota dell’associazione Spes da lei presieduta, a far sapere “E’ inaccettabile venire a conoscenza del fatto che Caldoro abbia modificato il decreto 49 per altri nosocomi come quello di Casoria e S. Angelo dei Lombardi, e ad oggi nulla sia stato ancora fatto per mutare le sorti del Mauro Scarlato. Priorità resta per la nostra città e prima di tutte le eccellenze, ancora una volta e solo il Pronto Soccorso che sia completo ed efficace e in grado di stabilizzare e trattare tutte le urgenze”. Fa Eco alla Vitiello anche Scafati Arancione con Francesco Carotenuto “Finita la pagliacciata e venuti a conoscenza della realtà, che d’altronde già conoscevamo, dico: Cari consiglieri, sciogliete la commissione bipartisan che si è rivelata del tutto inutile; Caro Sindaco, organizza un altro comizio, e assumiti le tue responsabilità davanti agli scafatesi sulle inesattezze, prebende e proclami che hai fatto dalla campagna elettorale fino ad ora su questa dolorosa vicenda”. Laconico Mario Santocchio per Fdi “Per l’Ospedale occorre un intervento del Consiglio Regionale, tutte le altre iniziative sono solo mero fumo”. Stanno invece preparando interrogazione parlamentare i grillini, è Gennaro Avagnano a far sapere che “Stiamo organizzando un incontro con i nostri parlamentari locali direttamente presso l’ospedale. Questo con l’anno nuovo”. Eppure, se è vero che a Scafati c’è difficoltà a fare il nome di Stefano Caldoro per ovvii motivi di “parentela politica” con il sindaco  Pasquale Aliberti e la consigliera regionale Monica Paolino, è pur vero che abbiamo un Governo a guida Pd. Il Capo del Governo è tale Enrico Letta, e suo forte sostenitore e storico amico è il deputato scafatese Guglielmo Vaccaro. E allora, se la battaglia deve essere estesa ai referenti parlamentari, perché l’onorevole Vaccaro dopo la campagna elettorale a sostegno di Michele Grimaldi leader di Pnb oggi ha fatto perdere le sue tracce? E’ il politico scafatese con la più alta carica istituzionale, l’unico a sedere in Parlamento.

Adriano Falanga