Scafati. Nuovo piano viario, il Pd: "Quali i criteri che l'hanno determinato?" - Le Cronache
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Scafati. Nuovo piano viario, il Pd: “Quali i criteri che l’hanno determinato?”

Scafati. Nuovo piano viario, il Pd: “Quali i criteri che l’hanno determinato?”

A breve dovrebbero andare in vigore le modifiche al nuovo piano viario. In particolare l’inversione del senso di marcia di corso Nazionale, e il divieto di sosta lungo il lato sinistro nel tratto uscita casello Autostrada/via Buccino. Alluopo, il Pd Scafati pone domande all’amministrazione Aliberti:

“Sono settimane che imperversa nella città la discussione tra l’Amministrazione Comunale e la Consulta dei Commercianti riguardo l’attuazione del nuovo piano viario che dovrebbe coinvolgere, nella sua rimodulazione, gran parte del territorio cittadino, con maggiore attenzione per Piazza Vittorio Veneto, Corso Nazionale e Via Martiri D’Ungheria. Tale adozione sembra ormai prossima, tanto che potremmo addirittura svegliarci domani mattina e ritrovarci sotto casa un senso unico che prima non c’era. Tuttavia ancora non è dato sapere le modifiche effettive al piano viario quali saranno, ne’ ci risulta sia stata fatta una simulazione per verificare l’effettiva gestione dei flussi di traffico che quotidianamente bloccano Scafati. Come Partito Democratico ci poniamo alcune domande importanti che speriamo trovino una pronta risposta da parte dell’Amministrazione Aliberti. Poiché le esigenze principali che una rimodulazione del piano viario  dovrebbe sottendere sono il miglioramento nelle condizioni di circolazione, il miglioramento della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, il contenimento dei consumi energetici e, soprattutto, il rispetto dei valori ambientali, ci chiediamo: Quali studi sono stati effettuati per la rimodulazione dei sensi di marcia? Quali sono state le modalità, visto che non ci risulta effettuata alcuna simulazione? Se tali studi sono stati fatti, è possibile prenderne visione, in modo da poter valutare gli effettivi benefici insieme ai cittadini? Se questi studi non sono stati fatti, come è pensabile attuare un nuovo piano viario senza aver studiato l’effetto che questo possa avere, anche a livello ambientale, sulla città?”