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Scafati. Niente matrimonio, il Comune chiude per ferie

Di Adriano Falanga
<<Signora ci spiace, ma il 9 agosto siamo in ferie, non può spostare il suo matrimonio?>>, <<impossibile è già tutto prenotato>> la risposta, <<allora non può anticipare la sola funzione? Poi darà ricevimento come stabilito>>. La donna, sconvolta, ha lasciato gli uffici comunali in lacrime. La storia ha certamente del paradossale, a denunciarla pubblicamente è Pasquale Coppola, ex presidente del consiglio comunale, a cui la donna si è rivolta per una eventuale “intercessione”. <<Sono rimasto allibito. Questa donna ha prenotato già tutto, compreso il ristorante e ora non sa cosa fare. Io non me la sento di andare al Comune ad intercedere. Mi appello alla Commissione Prefettizia: capisco le tante difficoltà, ma facciamo sposare questa coppia ad agosto. Il Comune non può chiudere per ferie>>. E neanche interrompere un pubblico servizio del resto. Probabilmente sarà stata una autonoma proposta della dipendente comunale, considerato che dietro delega dell’ufficiale di Stato Civile chiunque può celebrare un matrimonio. Impossibile interrompere un pubblico servizio, e un decreto del Presidente della Repubblica del 3 novembre 2000 recita anche: “Le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del Comune, previo superamento di apposito concorso, o al presidente della Circoscrizione ovvero a un consigliere comunale che esercita le funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale. Per il ricevimento del giuramento di cui all’articolo 10 della legge 5 febbraio 1992, n.91, e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale>>. La sposa può rasserenarsi.