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Scafati. Morte di Alfonso Gallo, indagato medico del 118

Di Adriano Falanga
Morte di Alfonso Gallo, finisce sul registro degli indagati il medico in servizio sull’ambulanza del 118 che ha soccorso lunedì sera l’ex benzinaio scafatese. Sarà l’autopsia disposta dal pubblico ministero Roberto Lenza a chiarire la dinamica che ha stroncato la vita di Alfonso, ad appena 55 anni. Sequestrato anche il referto stilato dal medico, A.F. classe 1953. Liberata la salma, i funerali si terranno domani mattina alle 9 presso la parrocchia Santa Maria Delle Grazie. Gallo, noto in città per la sua militanza nel Meet up del Movimento Cinque Stelle locale, era a casa sua in via Cavallaro lunedì sera. Erano diversi giorni che si sentiva poco bene, fino a che i familiari non hanno ritenuto opportuno chiamare i soccorsi. Una volta sul posto, stando a quanto racconta la famiglia dell’uomo, i sanitari gli avrebbero diagnosticato una crisi d’ansia, e somministrato ansiolitici. Trascurato un particolare fondamentale: Alfonso era cardiopatico, era stato operato a cuore aperto anni fa per una valvulopatia mitralica, una patologia che impedisce il corretto passaggio di sangue durante le contrazioni del cuore. Nonostante questo, il medico non ha ritenuto opportuno trasferirlo presso una struttura ospedaliera per gli accertamenti del caso. Ed è qui che dovrà sciogliere il nodo l’autopsia, capire le reali condizioni dell’uomo nel momento in cui è arrivata l’equipe sanitaria la prima volta. L’uomo però non si stabilizza, continua a chiedere la somministrazione di ossigeno. Viene chiamata un’altra volta il 118 e a distanza di qualche ora sul posto di nuovo la stessa squadra di sanitari. Le condizioni dell’uomo precipitano e nonostante ogni tentativo di rianimarlo, viene constatato il decesso.