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Scafati. Matrone chiede di potenziare il servizio di videosveglianza
Videosorveglianza a Scafati, è ancora scontro tra il consigliere di Fdi Angelo Matrone e l’assessore alla Sicurezza Antonio Pignataro. Una vicenda che va avanti da tempo e che non si è fermata neanchè in questo periodo natalizio. La discussione nasce durante il voto alla mozione del Pd sulla Sicurezza Urbana, in cui si chiede anche il potenziamento dell’impianto di videosorveglianza. “Un tema a me caro, perché già frutto di una mia precedente interrogazione – esordisce Matrone – l’altra volta però l’assessore Pignataro fu molto vago, io insisto, occorre verificare l’impianto di videosorveglianza, non funzionante del tutto”. Il consigliere comunale si dice certo di ciò che sostiene, nonostante la scorsa volta Pignataro spiegò che l’impianto è regolarmente sottoposto a manutenzione e funzionante al 90%. “Ribadisco che non tutte le videocamera sono funzionanti – insiste il consigliere comunale di fratelli d’Italia Angelo Matrone – verifichi con la ditta”. Pronta la risposta dell’assessore: “consigliere Matrone, ho parlato con il dirigente che mi ha assicurato il funzionamento del 90% dell’impianto. Controlli meglio le sue fonti”.
Fonti già controllate, ribatte il consigliere comunale di Scafati di Fratelli D’Italia, e punta ancora l’indice: “assessore lei è vago, io voglio i dati, non solo le dichiarazioni”. La manutenzione dell’impianto costa intorno ai 9 mila euro l’anno, ed a cura della Seti snc, azienda scafatese. Non si conosce però nel dettaglio il numero complessivo degli occhi elettronici installati e di questi, quelli effettivamente operanti. L’uso dell’impianto di videosorveglianza fino ad oggi non sembra essere stato di grande aiuto alle forze dell’ordine che vi sono collegate, quali la Polizia Municipale, i Carabinieri e la Guardia di Finanza. L’intenzione di Matrone, citata anche nella mozione del Pd, è di usare l’impianto come deterrente per chiunque voglia commettere o commette fenomeni criminosi, atti vandalici, ma anche infrazioni stradali nei pressi dei punti nevralgici della città, quali ad esempio l’uscita autostradale o la rotonda di corso Nazionale. Un occhio elettronico di supporto alle già sottodimensionate forze dell’ordine. Un problema serio quello della sicurezza a Scafati e nelle sue contrade che non può essere sottovalutato dalle istituizioni. Per i cittadini di Scafati al di la delle polemiche politiche occorrono i fatti su un problema che sta a cuore a tutti.
Adriano Falanga