Scafati. Ma il vice presidente del consiglio non esiste. Poteri sostitutivi al solo Prefetto - Le Cronache
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Scafati. Ma il vice presidente del consiglio non esiste. Poteri sostitutivi al solo Prefetto

Scafati. Ma il vice presidente del consiglio non esiste. Poteri sostitutivi al solo Prefetto

Di Adriano Falanga

Non è bastata la “diffida” della maggioranza a convocare il consiglio entro il 29, Coppola ha tirato dritto, convinto di essere nel giusto. Mercoledi sera, alle 17:54, otto consiglieri di maggioranza (su 15) più il civico di minoranza Michele Raviotta, avevano “diffidato” il presidente del consiglio ad attenersi scrupolosamente al deliberato del 17 novembre, e di fissare quindi la seduta entro il 27 (il 28 e 29 avrebbero comportato costi aggiuntivi in quanto sabato e domenica, ndr). La missiva, scrivevano i consiglieri, “è indirizzata per quanto di competenza, anche al vicepresidente del consiglio, affinché provveda in via di supplenza nell’ipotesi in cui perdurasse l’inerzia del presidente, a convocare il consiglio comunale entro 48 ore dalla data fissata, con i poteri concessi dalla normativa vigente”. Solo che non è chiara la normativa a cui i nove firmatari fanno riferimento. L’articolo 39 del Tuel recita infatti al comma 5: “In caso di inosservanza degli obblighi di convocazione del consiglio, previa diffida, provvede il prefetto”. Così come anche ribadisce l’art.42 dello Statuto comunale, che disciplina e regolamenta l’attività amministrativa di Palazzo Mayer. Non solo, i vice presidenti del consiglio comunale risultano essere Mario Santocchio e Mimmo Casciello, ma questa figura non è assolutamente menzionata nello Statuto, che di contro attribuisce poteri sostitutivi al consigliere anziano, che in ordine risultano essere Pasquale Coppola e Teresa Formisano. Lo Statuto all’articolo 52 infine recita: “…In caso di morte, decadenza, dimissioni, sfiducia, impedimento permanente, il Consiglio è convocato e presieduto dal Consigliere Anziano” e Coppola non sembra essere (non ancora almeno) in nessuna di queste condizioni. Non è chiaro adesso cosa abbia in mente il primo cittadino, i suoi stretti collaboratori giurano che la decadenza ci sarà. Forse l’ultima “carta” da giocare sarà proprio la richiesta al Prefetto di provvedere a quanto Coppola avrebbe mancato di fare. Se ciò dovesse concretizzarsi, significherà che Coppola davvero sarebbe stato inadempiente. Lo si potrà capirà solo nei prossimi giorni.