Scafati. “La bestia...” nel libro di Carlo Palermo - Le Cronache
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Scafati. “La bestia…” nel libro di Carlo Palermo

Scafati. “La bestia…” nel libro di Carlo Palermo

Si terrà venerdì alle 19 presso il locale Controverso sul corso Nazionale di Scafati, l’appuntamento organizzato dall’Anpi, sezione Berardino Fienga di Scafati, la presentazione del libro “La bestia”. Il volume “La bestia – Dai misteri d’Italia ai poteri massonici che dirigono il nuovo ordine mondiale” scritto dall’ex magistrato Carlo Palermo, sarà presentato grazie anche all’intervento insieme all’autore di Alfonso Annunziata, Raffaella Casciello e Alfonso De Gregorio.
L’ex magistrato Palermo, nominato sostituto procuratore di Trento nel 1975, diventò noto al grande pubblico quando aprì un’indagine su un ampio traffico di armi e droga, che venne avviata nel 1980 in seguito al sequestro di 110 kg di morfina base a Trento. Da quella inchiesta iniziò a svelare l’anello di congiunzione tra i trafficanti turchi e i mafiosi siciliani, nonchè ufficiali dei servizi segreti affiliati alla loggia P2. Tuttavia l’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi presentò un esposto al Consiglio Superiore della Magistratura contro il giudice Palermo perché si era sentito indebitamente chiamato in causa dopo che il magistrato aveva scritto il suo nome su alcuni decreti di perquisizione: per queste ragioni il Csm avviò un’inchiesta disciplinare nei confronti di Palermo e gli fu tolta l’indagine. Il magistrato decise allora nel 1985 di farsi trasferire alla procura di Trapani per continuare la sua inchiesta su altre piste. Nella città siciliana, dopo solo 50 giorni dal suo arrivo, la mafia reagì e tentò di ucciderlo con un’autobomba a Pizzolungo, una frazione del trapanese: il magistrato restò ferito, poiché al momento dell’esplosione l’auto del magistrato stava superando una vettura su cui si trovavano Barbara Rizzo e i suoi due piccoli gemelli, che morirono dilaniati, investiti in pieno dall’esplosione. Le indagini successive chiarirono che l’attentato dinamitardo aveva finalità preventive e dimostrative perché il giudice Palermo aveva intenzione di continuare le indagini sul traffico di droga e sarebbe potuto arrivare ad una raffineria di eroina nei pressi di Alcamo, che venne scoperta dalla polizia ventidue giorni dopo l’attentato. Pochi mesi dopo l’attentato, Carlo Palermo si trasferì per qualche tempo a Roma al ministero, poi lasciò la magistratura e intraprese l’avvocatura, oltre a impegnarsi in politica. Venerdì alle 19 l’ex magistrato sarà a Scafati a presentare il suo libro “La Bestia”.