Scafati. Incrocio via Oberdan-via Diaz, verso l'inversione del senso di marcia - Le Cronache
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Scafati. Incrocio via Oberdan-via Diaz, verso l’inversione del senso di marcia

Scafati. Incrocio via Oberdan-via Diaz, verso l’inversione del senso di marcia

Di Adriano Falanga

E’ forse l’incrocio più pericoloso della già critica viabilità scafatese, e solo per un caso, o per fortuna, non ci è mai scappato il morto. Parliamo dell’intersezione che da via Oberdan porta, attraverso il passaggio a livello delle Ferrovie dello Stato, in via Achille Grandi, “spezzando” via Armando Diaz. Gli scafatesi lo conoscono bene, chi proviene da via Oberdan e intende attraversare il passaggio a livello, deve letteralmente spezzare, in curva, via Armando Diaz. Chi proviene da quest’ultima strada infatti rischia di vedersi tagliare la strada, in una cruva ad ampio raggio che non permette una buona visibilità su chi proviene da sinistra. Il campanello d’allarme lo ha lanciato il Tenente della Polizia Municipale Pasquale Cataldo, che di concerto con l’assessore Raffaele Sicignano, stanno portando a termine la realizzazione dell’inversione di marcia nel tratto a rischio. Nel dettaglio, si tratta di invertire il senso di percorrenza della strada, così da vietare a chi proviene da via Oberdan di raggiungere via Achille Grandi, mentre chi proviene da questa strada può scegliere se salire il cavalcavia Longobardi o “tagliare” per il passaggio a livello. Una soluzione non solo più sicura, ma anche favorevole (si pensa) a snellire il traffico sulla rotonda di corso Nazionale. In questo modo chi da Bagni intende raggiungere via Santa Maria La Carità, non potrà più arrivare fino a via Oberdan, ma taglierà molto prima, o in via Sant’Antonio Abate o in via Roma, attraverso il Cavalcavia Prete. Dall’altro lato, che proviene da via Santa Maria La Carità in direzione Bagni (o centro storico) potrà superare via Achille Grandi, evitando la rotonda sul corso Nazionale. Un’idea che piace molto all’assessore Sicignano, e che rientra in un più articolato piano viario alternativo a quello attuale, proposto proprio dal tenente Cataldo.