Scafati. Inchiesta sulle grandi opere incompiute di Aliberti - Le Cronache
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Scafati. Inchiesta sulle grandi opere incompiute di Aliberti

Scafati. Inchiesta sulle grandi opere incompiute di Aliberti

Di Adriano Falanga

L’addio (o arrivederci) al Polo Scolastico ha indubbiamente scosso la città, probabilmente più di qualsiasi altra cosa sia avvenuta negli ultimi tempi. E questo perché il Polo, con la riqualificazione Ex Copmes, la riapertura del Pronto Soccorso, il Pip, il Puc e l’Urban Center, erano le grandi opere promesse in campagna elettorale. Obiettivi che a metà consiliatura, dopo la triste parentesi della decadenza, ancora non sono stati raggiunti e a voler essere precisi, alcuni sono falliti. Se dichiarare fallito il Polo Scolastico può apparire pretestuoso (del resto la realtà è questa) è certamente fallito il Pip. Un progetto che affonda le sue radici negli anni passati, e su cui l’attuale amministrazione non ha grandi colpe. Aliberti in realtà non ha mai puntato sui Piani di Insediamento Produttivi, impantanati da anni, ha però la “colpa” di aver considerato l’argomento come materia da campagna elettorale, da dare in pasto agli elettori per il rinnovo della giunta regionale del 2015, che ha visto la rielezione della consorte Monica Paolino. Un finanziamento regionale da 24 milioni di euro in attesa di firma “imminente”, alla fine, non c’è stata nessuna firma e neanche un finanziamento disponibile. Nel frattempo una girandola sulle competenze ha portato prima l’istituzione del settore in Staff dedicato ai Pip, con tanto di dirigente retribuito, poi tutto sarebbe tornato in capo alla Agroinvest, che nel frattempo si è trasformata in agenzia per lo sviluppo del territorio, guidata da un amministratore unico. Allo stato di fatto, nessuna certezza. Ex Copmes con il Polo vero cavallo di battaglia di Aliberti. Da Monte Everest il progetto firmato da Giugiaro è diventata una modesta collina, ridimensionato e diviso in due lotti. Il primo, da 18 milioni di euro, vive pesanti criticità economiche, legate all’incertezza della Banca nell’erogare il mutuo. Un primo lotto di capannoni dovevano essere consegnati già a luglio 2015, ad oggi ancora nulla. Parlare di progetto impantanato non sarebbe corretto, ma di certo è rallentato, e molto. Pronto Soccorso dell’ospedale Scarlato, qui si sprecano le parole. Di fatto non è operativo al 100% neanche il Primo Intervento. Nel marzo 2015, durante la campagna elettorale per le regionali, fu candidamente detto “oggi riapriamo l’ospedale”. Si stava presentando in pompa magna il nuovo piano ospedaliero dell’ex giunta Caldoro. Alla stampa fu consegnata una serie di brochure. I dettagli però non sono mai stati resi noti e il tutto si è perso tra i meandri dei Ministeri delle Finanze e della Salute. Scafati è ancora chiuso. Puc, “abbiamo scritto la storia” dichiarava soddisfatto Aliberti quando il lo strumento urbanistico fu approvato. Da allora però il nulla. Il Puc è stato rimandato indietro dalla Provincia perché non è conforme alla normativa provinciale di riferimento. Un errore palese, non un cavillo tecnico. Come a voler costruire casa senza conoscere il Piano regolatore del Comune. Ad oggi non ci sono responsabili, il Puc dopo le modifiche richieste deve ritornare in consiglio comunale e seguire di nuovo l’iter istituzionale per la sua riapprovazione. Infine L’Urban Center: presentato in campagna elettorale come il progetto più ambizioso (e costoso) del Piu Europa, è finito nel dimenticatoio. Doveva essere recuperato e realizzato con altri fondi, ma di fatto, è uscito dal cassetto dei sogni. Tra i progettisti Sintecna e Giugiaro Architettura. L’Urban Center doveva ospitare, presso l’area della Ex Manifattura dei Tabacchi, attività quali uffici pubblici e privati, centro culturale e biblioteca, ostello, ristorante, centro commerciale, parcheggio a due piani e finanche una palestra/fitness. Oggi è sede di uffici comunali.

1-realizzateSe i grandi progetti sono sfumati, è doveroso però anche ricordare ciò che è stato realizzato: la riqualificazione e manutenzione urbana. Così come lo stesso primo cittadino Pasquale Aliberti scrive sul social network ad un cittadino deluso: “Per il centro sociale a san Pietro abbiamo inaugurato, per l’isola ecologica abbiamo inaugurato per le palestre di via della Resistenza e plesso Pisacane, abbiamo inaugurato, per la riqualificazione degli Iacp di Mariconda e via Martiri D’ungheria lavori terminati. I campi di calcio A e B conclusi, il canile inaugurato a momenti, la strada del liceo un dato di fatto, la messa in sicurezza dei cavalcavia completati, gli asfalti e la segnaletica stradale orizzontale e verticale quasi quasi definita, la riqualificazione delle scuole di via Lo Porto, via Martiri D’Ungheria medie ed elementari, le elementari di Mariconda e medie di San Pietro, il completamento del centro storico di via Roma e traverse, la riqualificazione di via Vitiello e santa Maria la Carità, la piazzetta al Trentuno e i campi da tennis con Palatenda in via Tricino da far partire in queste ore, circa 40strade asfaltate. È poco? Sicuramente di più per le qualità che abbiamo” la strenua difesa del sindaco.

Le citazioni di Aliberti

“Scafati deve andare avanti per avviare 60 milioni di opere pubbliche, corrispondenti al Polo scolastico l’Urban Center nell’ex Manifattura dei tabacchi e la reindustrializzazione dell’ex Copmes, approvare un Puc e un Piano di Recupero del centro storico che vada negli interessi delle famiglie e delle medie imprese e creare occasioni di sviluppo e occupazionali” (maggio 2013, campagna elettorale)

Pip: “La Regione, ben disposta a concedere i fondi per il Piano di Insediamento Produttivo di Scafati ha richiesto che il finanziamento sia gestito dallo stesso Comune. Continuiamo a lavorare per risolvere quanto prima uno dei problemi che abbiamo ereditato dalle passate amministrazioni e che porterebbe benefici agli imprenditori che hanno investito e investiranno nel piano” (febbraio 2015).

PUC: “abbiamo scritto la storia. Tra 90 giorni sarà operativo dopo l’approvazione da parte della Provincia e gli effetti positivi potremo verificarli già nel 2015” (Luglio 2014)

Ex Copmes: “Un risultato straordinario che porterà alla conclusione dell’opera entro luglio 2015. In questi giorni ho letto sui giornali solo falsità con l’unico intento di creare una situazione di fibrillazione negli imprenditori e ostacolare la reindustrializzazione dell’area” (Luglio 2014)

 Polo Scolastico: “Premesso che faremo quanto possibile per realizzare il Polo Scolastico entro il 2015. In caso di ritardo comunque il problema di perdere i fondi non esiste: per le opere al di sopra dei 5 milioni euro è previsto di poter differire il termine di realizzazione nella prossima programmazione come da comunicazione della Regione Campania relativa al POR 2014/2020” (luglio 2015)

Urban Center: la più imponente dell’intero parterre di opere realizzabili con il Più Europa: l’Urban Center. tra i progettisti Sintecna srl e Giugiaro Architettura srl. I nuovi edifici dovevano ospitare attività quali uffici pubblici e privati, centro culturale e biblioteca, ostello, ristorante, centro commerciale, parcheggio a due piani e finanche una palestra/fitness.  “L’Urban Center, opera da oltre 23 milioni di euro, resta un nostro importante obiettivo. Ci concentreremo sulla sua realizzazione dal 2016 poiché sarà finanziato da privati”. (marzo 2015)

Ospedale: “Ce l’abbiamo fatta. Una grande vittoria di una grande squadra. Dimentichiamo chi ci ha attaccato, vomitato, massacrato. Il Pronto Soccorso ci era dovuto. Grazie Monica Paolino, grazie Stefano Caldoro. Oggi scriviamo una delle pagine più belle di questo sindacato” (marzo 2015)

 

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