Scafati. "Il Comune riversa sulla città i debiti della sua cattiva gestione". Scontro con Geset - Le Cronache
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Scafati. “Il Comune riversa sulla città i debiti della sua cattiva gestione”. Scontro con Geset

Scafati. “Il Comune riversa sulla città i debiti della sua cattiva gestione”. Scontro con Geset

Di Adriano Falanga

“La Geset si disinteressa della delibera consiliare che aumenta la dilazione di pagamento, una volta iscritto il pignoramento a carico del contribuente vuole il saldo o altrimenti prosegue nella sua azione di esecuzione mobiliare”. Che tradotto, significa anche blocco delle pensioni. La crociata di Luca Celiberti, ex presidente della commissione Bilancio non si arresta, e continua a denunciare quelli che, a suo dire, sono dei veri soprusi sociali, legalizzati, che la società di riscossione tributi impone ai contribuenti scafatesi. Una guerra su due fronti, da un lato la necessità di fare cassa, per risollevare un Comune in pre dissesto, dall’altra la disperazione di famiglie monoreddito che si vedono pignorare anche l’unica fonte di sostentamento: la pensione. Ci sarebbe poi anche il capitolo evasori, dove abbiamo ampiamente documentato esserci la presenza di numerosi amministratori pubblici. “Mentre continuano le riunioni nella nuova ricomposta maggioranza, al fine di definire e delineare il papocchio e l’inciucio, la Geset continua a vessare senza pietà i contribuenti meno fortunati che negli anni hanno avuto difficoltà nel pagamento dei tributi, dei vari ruoli Tarsu, Tares o addirittura Ici” aggiunge Celiberti. In questi giorni è stata approvata la lista di carico per la riscossione della Tares relativa agli anni 2007-2012, Giacomo Cacchione, ragioniere capo del Comune di Scafati, ha trasmesso alla società di Cercola circa 5 mila nominativi non in regola con il saldo dei tributi, confidando di recuperare, al netto di spese e interessi, oltre 7,6 milioni di euro.

1-celiberti-300x304Una cifra enorme, che incide notevolmente sull’attuale situazione debitoria dell’Ente. “Mi appello a maggioranza e opposizione – continua Celiberti – richiamandoli ad un forte senso di responsabilità istituzionale nell’intervenire deliberando e ponendo in essere atti a favore di questi contribuenti, dando loro una risposta concreta alle loro problematiche”. Secondo l’ex consigliere comunale allo sportello di via Sant’Antonio Abate ai contribuenti viene spiegato che la società non è in obbligo di rispettare la delibera che ha modificato il regolamento delle entrate, elevando il numero delle rate possibili. “La delibera è inefficace, perché prodotta a seguito dei primi pignoramenti – spiega ancora Celiberti – poi i ruoli stanno partendo adesso, come è possibile che hanno chiesto l’aumento quando l’introito dell’evasione tributaria è stato pari a zero nel 2015? La verità è che il Comune, essendo in deficit, fa solo finta di Frenare la Geset ma in realtà ha bisogno di incassare, e subito, così come sia il Mef che i revisori dei conti gli hanno imposto di fare”. Insomma, il Comune starebbe semplicemente recuperando parte dei 76 milioni di euro di residui attivi iscritti a bilancio. Uno dei 5 parametri sforati, che hanno determinato lo stato di deficit strutturale. “Altro che razionalizzazione della spesa corrente e tagli agli sprechi, il Comune sta riversando sulla comunità l’intero costo della sua gestione fallimentare” chiosa, polemicamente, l’ex presidente della commissione bilancio nel primo mandato elettorale di Pasquale Aliberti.

MARRA: “VERIFICHEREMO L’OPERATO GESET”

1-brigida marra“Non mi risulta che la Geset stia ponendo ostacoli all’applicazione della delibera consiliare, farò immediatamente le dovute verifiche. Una cosa è certa, se davvero fosse così, farò tutto ciò che è in mia facoltà per aiutare i contribuenti in difficoltà”. Brigida Marra, con i colleghi Alfonso Pisacane e Teresa Formisano, è stata promotrice della famosa delibera. Un provvedimento votato dal consiglio comunale ad aprile scorso, quando il nostro quotidiano denunciò il blocco delle pensioni di poveri pensionati in difficoltà a pagare le già salate tasse scafatesi. “Grazie a questo provvedimento, per le famiglie che hanno un reddito ISEE non superiore a 12.500 euro, nuclei familiari composti da 4 o più figli e per le imprese che si trovano in una situazione di oggettiva difficoltà debitamente documentata, sarà possibile chiedere la dilazione secondo gli scaglioni previsti” spiegava la Marra a margine del consiglio comunale. Nel dettaglio, per debiti inclusi interessi e sanzioni fino a 500 euro, il numero massimo di rate mensili sarà di 10. Per debiti da 500 a mille euro numero rate massimo 18. Per debiti superiori a mille e fino a 5 mila max 24 rate. Da 5 mila a 10 mila le rate salgono a 36. Dai 10 mila ai 15 mila sono previste 48 rate mensili mentre il tetto massimo di 60 rate è applicabile solo agli utenti che hanno debiti superiori a 15 mila euro. “È opportuno, pertanto, al fine di evitare procedure esecutive che i cittadini con tali disagi economici, si rechino presso gli sportelli della Geset per richiedere e ritirare il piano di dilazione” spiegava la forzista. A quanto pare però, la Geset, senza un dovuto controllo, si ritiene libera di scegliere diversamente.