Scafati. Ecco le indagini sulla convocazione del consiglio comunale del 27 novembre - Le Cronache
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Scafati. Ecco le indagini sulla convocazione del consiglio comunale del 27 novembre

Scafati. Ecco le indagini sulla convocazione del consiglio comunale del 27 novembre

SCAFATI. La procedura per la “tentata” decadenza del sindaco Pasquale Aliberti finisce in un fascicolo di inchiesta, il 10462 del 2015, aperto a seguito delle denunce presentate venerdì scorso dai consiglieri di opposizione di Fdi, Pd e da un consigliere in quota Pdl. In quel fascicolo di indagine la procura di Nocera Inferiore sta verificando le posizioni e gli eventuali reati commessi da tutti gli attori che  – in un modo o nell’altro – avrebbero contribuito in concorso al disegno “decadenza lampo” del primo cittadino di Scafati. In primis, la magistratura, dopo la segnalazione al Prefetto e la denuncia presentata dalle opposizioni, sta controllando l’iter tecnico. Nel mirino ci sono tutti i passaggi eseguiti nel rapido diniego alla richiesta di Scia presentata dal cittadino Pasquale Aliberti per la realizzazione di una tettoia. Quel documento firmato dall’ingegnere comunale Guido Faiella è ora sotto i riflettori così come l’operato del responsabile del settore urbanistica di Palazzo di città, Andrea Matrone. Sotto certosino esame della magistratura anche il veloce diktat sull’incompatibilità nonché il parere legale sulle diverse convocazioni di consiglio emessi dall’avvocato comunale Francesco Romano. La Procura inoltre ha chiamato in causa anche l’operato del consigliere comunale “anziano” Teresa Formisano per aver convocato le assise scavalcando il ruolo del presidente del consiglio comunale Pasquale Coppola su richiesta dei consiglieri di maggioranza Daniela Ugliano, Alfonso Pisacane, Michele Raviotta, Brigida Marra e Francesco Vitiello. Ovviamente in questa vicenda, il più attenzionato e quello più “a rischio” è Pasquale Aliberti: proprio lui infatti potrebbe essere accusato dai magistrati di aver messo in moto il meccanismo della decadenza lampo probabilmente con l’intenzione di ricandidarsi per aggirare il blocco sul terzo mandato. Nei prossimi giorni ci saranno risvolti chiave sull’inchiesta.