Scafati. Dossier Liceo Caccioppoli: le proteste di oggi, e gli scenari del futuro - Le Cronache
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Scafati. Dossier Liceo Caccioppoli: le proteste di oggi, e gli scenari del futuro

Scafati. Dossier Liceo Caccioppoli: le proteste di oggi, e gli scenari del futuro
Prosegue il racconto di Cronache dell’odissea degli studenti del liceo Caccioppoli.

Di Adriano Falanga

Sit in degli studenti, docenti e genitori del liceo Caccioppoli ieri mattina fuori Palazzo Mayer. Oltre 800 partecipanti, e uno striscione decisamente esplicativo: “Tante promesse pochi fatti, vi sentite soddisfatti”. Pomo della discordia: mancanza di aule, palestra un eterno cantiere, succursale in un’industria conserviera e una domanda di iscrizione che aumenta di anno in anno. La competenza sulla struttura è provinciale, ma i ragazzi contestano all’amministrazione guidata da Pasquale Aliberti una scarsa considerazione del problema, chiedendo un maggiore impegno. Dal consiglio comunale di mercoledì sera la doccia fredda che spegne ogni illusione di poter costruire nuove aule presso la sede centrale: negata all’ente Provincia l’autorizzazione a poter costruire ulteriori 5 aule laddove oggi esiste la biblioteca. Non sarebbero rispettati gli standard dimensionali stabiliti dalla normativa di edilizia scolastica), è questa la motivazione edotta dall’ufficio tecnico del Comune di Scafati. “Il particolare contesto esclude la possibilità di ampliamenti della platea scolastica nell’attuale sede del liceo se non attraverso l’aumento dell’attuale superficie di oltre 15 mila metri quadrati – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Nicola Acanfora – pertanto si invita la Provincia di Salerno ad individuare altri immobili ove reperire le aule necessarie per soddisfare l’incremento della platea scolastica”. Nella stessa seduta all’ordine del giorno anche la richiesta della Provincia di variazione della destinazione d’uso dello stabile di traversa Silvio Pellico, ex sede del liceo fino al 2000. L’ente guidato dal sindaco di Sarno Giuseppe Canfora vorrebbe trasformare gli ultimi due piani in locali residenziali, in quanto avrebbe ricevuto proposta d’acquisto da un privato. L’Assise consiliare ha però negato questo permesso, in virtù della crisi di aule in cui versa il Caccioppoli.

1-protesta3Il sit in è stato molto acceso, tanti i cori, fino a che non è arrivato il primo cittadino che ha rendicontato la seduta consiliare ai ragazzi in protesta. “Non è possibile cambiare la destinazione d’uso del vecchio liceo senza risolvere il problema delle aule mancanti manifestato a gran voce dagli studenti del Liceo Caccioppoli. Pertanto condividiamo e sosteniamo la protesta degli studenti – le parole di Pasquale Aliberti – E’ inconcepibile che oggi, davanti ad una carenza dichiarata di aule per il prossimo anno, la Provincia non abbia trovato e condiviso con questa Amministrazione una soluzione seria. Speriamo che il tavolo tecnico da noi convocato per martedì prossimo con il delegato provinciale all’Edilizia Scolastica Gerardo Malpede e l’ing. Angelo Michele Lizio possa portare ad una soluzione”. Al tavolo sarà presente anche una delegazione di liceali. “Per poter realizzare le nuove aule la Provincia deve prima adeguare la struttura agli standard urbanistici – prosegue Aliberti, che poi svela un interessante retroscena – qualche tempo fa sono stato invitato al liceo e c’era un imprenditore, il preside e i rappresentanti degli studenti e mi chiesero di fare una variante urbanistica alla fabbrica dell’imprenditore e così ci sarebbe stata la disponibilità delle aule, avremmo risolto il problema ma saremmo andati direttamente a Fuorni”. Di questo episodio Cronache he ha già parlato, ma i protagonisti non hanno mai confermato ufficialmente. Il noto imprenditore citato dal sindaco è Corrado Scarlato, e l’opificio industriale la ex cartiera Papiro Sud, attualmente in fase di totale ricostruzione, nonché ampliamento della volumetria. L’imprenditore avrebbe offerto all’ente provinciale la disponibilità a realizzare una struttura da adibire a succursale del Caccioppoli, magari da locare. Aliberti però aveva declinato, e fatto sapere che “le scuole le costruisce lo Stato, non il privato” insomma, quell’affare non è da concretizzare. Il tutto è rinviato a martedì prossimo, al tavolo tecnico ottenuto dai ragazzi in Provincia.

I MANIFESTANTI: “L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DEVE IMPEGNARSI DI PIU”

1-protesta“Siamo consapevoli che la soluzione definitiva debba essere presa dalla Provincia, ma comunque resta il fatto che l’utenza del Liceo è composta da cittadini scafatesi e la politica locale deve prestare il dovuto impegno per trovare una soluzione” così Annalisa Grimaldi, presidente del Consiglio d’istituto del Caccioppoli. “Per accogliere i ragazzi il preside ha rinunciato all’ufficio di Presidenza, trasformato l’aula magna, la biblioteca e il laboratorio di fisica in aule – prosegue la rappresentante – le nuove iscrizioni prevedono un surplus di circa 130 unità, il che significa la necessità di almeno altre 5 aule, senza contare che i laboratori, l’aula magna, la presidenza devono ritornare alla loro originaria assegnazione. Quindi il totale delle aule diventa nove”. Sono stanchi gli studenti: “tutti i componenti del nostro istituto hanno sentito fortemente il bisogno, dopo mesi e mesi passati a far lezione al freddo nei laboratori, di scendere per le strade e far sentire la propria voce – spiega Davide Morlicchio – Speriamo che la manifestazione sia bastata agli amministratori affinché comprendessero finalmente lo stato di disagio in cui imperversa il nostro liceo. Noi rappresentanti degli studenti nostro malgrado sappiamo che questa protesta è stata solo l’inizio di un lungo percorso da fare tutti insieme per far valere il nostro diritto allo studio, quantomeno in modo dignitoso”. A margine dell’incontro con il primo cittadino, si dice speranzoso Raffaele Cesarano: “Con questa manifestazione siamo riusciti ad avere attenzione da parte dell’amministrazione comunale, ricevendone l’impegno del sindaco. Speriamo solo che non restino solo le parole”. Il sindaco ha raccontato ai ragazzi dell’incontro avuto con l’imprenditore privato, a cui era presente anche il preside dell’istituto superiore Domenico D’Alessandro e tecnici della Provincia, relativamente all’offerta di realizzare una succursale nella ex cartiera, una possibilità che Aliberti ha subito respinto. “A noi non interessa dove ospitare le nuove aule, a noi interessa poter studiare dignitosamente – prosegue Cesarano – a Scafati ci sono molte strutture inutilizzate da poter utilizzare, noi chiediamo semplicemente di valutare quale possa essere idonea” chiosa il rappresentante d’istituto.

SPUNTA L’IPOTESI “TOMMASO ANARDI”

Buone nuove per gli studenti del Caccioppoli, qualcosa si muove e seppur ancora da definire, l’Istituto Comprensivo Tommaso Anardi ha offerto disponibilità di quattro aule ben definite in un unico corridoio della struttura ubicata in via Pietro Melchiade. Essendo la Anardi una scuola media, le quattro aule andrebbero ad ospitare le prime classi del liceo, che oltre allo scientifico offre anche Classico e Linguistico. La dirigente scolastica Debora Minghelli ha dato la sua disponibilità, ma a decidere definitivamente sarà il consiglio di istituto convocato non appena passa la fase elettorale del Referendum, essendo l’Anardi sezione elettorale.

LA SOLIDARIETA’ DELLA POLITICA

3-ex ospedale scafatiSono due anni che ripetono, senza avere riscontro, che la succursale del liceo Caccioppoli potrebbe essere ospitata nei locali dell’ex primo ospedale di Scafati, attualmente sede di uffici Asl e in parte in disuso. “Stiamo lavorando da circa due anni alla ricerca di soluzioni adeguate alla carenza di aule e al completamento della palestra – spiega Francesco Carotenuto, per Scafati Arancione – i locali dell’ex ospedale riteniamo siano una delle poche soluzioni adeguati sia da un punto di vista economico, in quanto la provincia risparmierebbe circa 90 mila euro per la struttura di via Sant’Antonio Abate ubicata all’interno di un’industria conserviera, sia da un punto di vista logistico, perché la distanza con la centrale di via Velleca sarebbe molto ridotta, permettendo quindi a docenti e personale di potersi recare con tranquillità nelle strutture”. Una proposta presentata sia a Palazzo Mayer, sia in Provincia, sia agli stessi studenti. Per compensare invece la mancanza della palestra, gli arancioni hanno pensato allo stadio comunale, distante pochi metri dall’istituto. “Riteniamo sia necessario garantire agli studenti spazi adeguati all’attività motoria e, in virtù della scandalosa vicenda dell’eterno cantiere/palestra, sulla quale è stato sperperato più di un milione di euro, riteniamo sia una proposta percorribile e fattibile” conclude Carotenuto. Solidarietà agli studenti anche da Mario Santocchio, Fdi: “Ogni azione a favore dell’incremento della popolazione scolastica va sempre e comunque sostenuta. Piena solidarietà alla popolazione studentesca, il progresso di una città si misura anche dalla sua offerta scolastica”. “Gli studenti pagano le conseguenze di una politica fallimentare a livello regionale, nazionale e locale – spiegano gli attivisti di Scafati in Movimento – Il centro destra e il centro sinistra nel tempo non hanno mai pensato seriamente a risolvere le problematiche degli studenti. La mancanza di aule è solo una parte del problema, tutte le scuole avrebbero bisogno di maggiore cura e manutenzione per adeguarsi agli standard europei di istruzione. Ricordiamo che il liceo non ha nemmeno la palestra”.