Scafati. Decadenza, sarà Fele a guidare la città. Vitiello: "vile stratagemma" - Le Cronache
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Scafati. Decadenza, sarà Fele a guidare la città. Vitiello: “vile stratagemma”

Scafati. Decadenza, sarà Fele a guidare la città. Vitiello: “vile stratagemma”

Di Adriano Falanga

“Ciò che avete letto oggi è vero, lo confermo. E’ partito un procedimento per la decadenza. Qualcuno di voi potrebbe non essere d’accordo, ma spero di no. Fele aprà sicuramente far bene e tenere la squadra unita. Pur non venendo al Comune sarò sempre presente”. Lapidario Pasquale Aliberti nello spiegare alla sua maggioranza l’exit strategy. Nulla di quanto già non fosse noto del resto. Il primo cittadino però, come sempre, al gruppo parla sinteticamente perché la sua abilità è nell’affrontare i suoi uomini singolarmante, quando sono più “vulnerabili”. Avviato il ricorso al Tar contro il diniego dell’ufficio tecnico a realizzare una copertura nella sua proprietà. Un contenzioso che di fatto lo rende incompatibilie con la sua carica di amministratore dell’ente citato in giudizio. Sarà il vicesindaco Gianfranco Fele a rilevare (fittiziamente) le redini della città. Lo stesso vice sindaco che sarà poi chiamato al voto di fiducia in aula. La discussione si apre su questi numeri, chi voterà la decadenza e cosa farà l’opposizione? Perché la questione è tutta legale: se fosse accertato il reale stato di incompatibilità, si può non votarlo, nel momento in cui la legge sostiene la decadenza?

“Finite le prove della soap opera  ora finalmente si va in scena. Il copione oramai deve essere recitato e  riconosciuta la bravura dell’attore principale stiamo a vedere come recitano le varie, minimo tredici, comparse – così Pasquale Vitiello, capogruppo Pdl, con Pasquale Coppola “esiliati dalla maggioranza” – Come da tempo preannunciato, vi era da un lato una  fantomatica crisi di maggioranza e dall’altro lato l’ambizione personale  del Sindaco di andare al voto prima della scadenza naturale del mandato in modo da potersi ricandidare. Poco importa se mancano ancora due anni e mezzo, poco importa se la città dovrà essere violentata da nuove elezioni indette tramite un vile stratagemma atto ad aggirare le norme ed applicato da chi le stesse dovrebbe farle rispettare. L’importante – conclude Vitiello –  é accontentare l’ambizione di chi vuole tutto questo. Ritenendo questo un comportamento vile mi opporrò in libertà di scienza ma sopratutto di coscienza”.