Scafati. Allagamenti, Aliberti: “Siamo esasperati, giovedì in Arcadis useremo maniere drastiche” - Le Cronache
Extra

Scafati. Allagamenti, Aliberti: “Siamo esasperati, giovedì in Arcadis useremo maniere drastiche”

Scafati. Allagamenti, Aliberti: “Siamo esasperati, giovedì in Arcadis useremo maniere drastiche”

Scafati, Il sindaco Pasquale Aliberti esasperato per i continui allagamenti della sua città pronto a sbattere i pugni sul tavolo con l’Arcadis.

In merito alla Conferenza dei Servizi prevista per giovedì prossimo alla sede di Arcadis durante la quale sarà discusso il progetto Grande Sarno, il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti dichiara: “La situazione allagamenti a Scafati come in tutto l’Agro è diventata insopportabile. Giovedì prossimo in Arcadis faremo valere le nostre ragioni. Il progetto Grande Sarno non può più attendere, se qualche sindaco o ambientalista di facciata avrà ancora il coraggio di opporsi alle vasche di esondazione, giuro passerò alle maniere drastiche: porterò con me una mazza! Dire “no” alle vasche di esondazione è come accettare che le nostre Città siano sommerse dall’acqua anche per poche gocce di pioggia. Non possiamo rischiare di perdere fondi importanti, ben 210 milioni di euro finanziati dalla Comunità Europea che ci consentiranno di risolvere definitivamente il problema degli allagamenti.

L’incontro in Arcadis sarà anche l’occasione per discutere con il nuovo D.G., Pasquale Marrazzo l’inizio dei lavori per la realizzazione della rete fognaria, progetto finanziato dalla Regione Campania per circa 37 milioni di euro e già appaltato. E’ impensabile che non riesca ancora a partire a causa della burocrazia!

In quella sede, inoltre, porteremo anche una nostra proposta di interventi straordinari per tamponare alcune situazioni emergenziali determinate dall’aumento della portata del fiume Sarno. Siamo esasperati, non possiamo contare sempre e solo sui pochi mezzi che abbiamo a disposizione e sull’ottimo lavoro della Protezione Civile, della Polizia Municipale e del Genio Civile. Comprendiamo le critiche dovute alla rabbia, ci scusiamo per le difficoltà che in cui ci troviamo, consapevoli, però, che la risoluzione non dipende da noi ma da livelli di competenza istituzionali che fanno capo ad altri Enti”.