Sangue sull’aperitivo: ucciso Aldo Autuori, ferita la moglie Clementina - Le Cronache
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Sangue sull’aperitivo: ucciso Aldo Autuori, ferita la moglie Clementina

Sangue sull’aperitivo: ucciso Aldo Autuori, ferita la moglie Clementina

PONTECAGNANO FAIANO. Sparatoria nel pieno centro: un morto. È accaduto nella prima serata di ieri nel cuore della città, in via Toscana, a pochi passi da Palazzo di Città. A rimanere vittima dei colpi di pistola Aldo Autuori, 45enne del posto e titolare di una nota ditta di autotrasporti. Erano circa le ore 20.30 quando l’uomo è stato colpito. Si trovava all’interno di un bar della zona in compagnia di sua moglie Clementina. All’improvviso, due persone a bordo di un motociclo, probabilmente un Beverly, e col volto completamente coperto (indossavano un casco integrale) si sono avvicinate. Alla viste dei due il 45enne, presumibilmente consapevole di ciò che stava per accadere, ha tentato disperatamente la fuga, ma il suo tentativo è stato vano. Autuori si è allontanato dal Bar Lory e si è diretto verso una salumeria. Ha cercato di rifugiarsi davanti ad un Fiat Doblò ma i suoi sicari non hanno avuto pietà e l’hanno centrato in pieno volto. Autuori è stato, infatti, colpito da diversi colpi di pistola e si è accasciato a terra esanime. La moglie, che ha provato a fuggire insieme a lui, è rimasta lievemente ferita. La donna è stata poi trasportata da un’ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. I due autori dell’omicidio sono riusciti a scappare. Sul posto i carabinieri della compagnia di Battipaglia ed il nucleo investigativo di Salerno con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Ad intervenire anche la polizia municipale e diverse ambulanze del Vo.Pi e della Croce Bianca, che all’arrivo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. L’area, all’arrivo dei militari, è stata subito transennata in attesa dell’arrivo del medico legale Zotti e del pm Paternoster. Stando alle prime ricostruzioni, sembrerebbe che l’esecuzione sia stato un regolamento di conti: il 45enne, infatti, si era macchiato dell’omicidio di Luciano Merola 16 anni fa. Motivo per cui, nel 2004, è stato condannato a 15 anni di reclusione. Uscito dal carcere, era da qualche mese agli arresti domiciliari. Tensione e tanta paura tra i presenti che hanno assistito alla scena e che alla vista di quanto stava succedendo sono fuggiti. Tra questi, numerosi bambini. La zona, particolarmente trafficata, ieri sera era molto affollata per via dell’inizio di un torneo di calcetto che si stava tenendo a pochi passi dal luogo del delitto. Le forze dell’ordine hanno ristabilito la calma tra i presenti. In serata il fratello di Aldo Autuori, Fabio, è stato convocato in caserma per essere ascoltato. Un interrogatorio fiume per cercare di capire frequentazioni e rapporti di un uomo che aveva gravi precedenti penali. Disposti posti di blocco ed intensificati i controlli sul territorio picentino per individuare i responsabili dell’omicidio. Al vaglio anche le immagini delle telecamere in uso ai servizi commerciali della zona. Non sono da escludere sviluppi già in giornata. Arianna Bruno