“Salvati e Santocchio non hanno tenuto fede alle promesse che ci avevano fatto” - Le Cronache
Provincia scafati

“Salvati e Santocchio non hanno tenuto fede alle promesse che ci avevano fatto”

“Salvati e Santocchio non hanno tenuto fede alle promesse che ci avevano fatto”

di Carmine Pecoraro

“Il sindaco Cristoforo Salvati mi ha deluso politicamente e umanamente, e mi auguro che si dimetta al più presto per il bene della città di Scafati”. A parlare è l’ex assessore e consigliere comunale Baldassarre Donnarumma, politico di lungo corso, deluso dal comportamento del primo cittadino di Scafati sia nei suoi confronti (non ha mantenuto la parola data), ma soprattutto nei confronti della città, irrisolti i tanti problemi del comune dell’Agro nocerino sarnese. “Io e la mia famiglia – dice Donnarumma (il figlio Enrico è stato consigliere comunale) – avevamo siglato un patto d’onore, un accordo politico con Salvati e Mario Santocchio, con il quale ci impegnavamo a sostenerli nelle elezioni amministrative, in cambio di un riconoscimento poi in caso di vittoria con un incarico non remunerativo. Noi abbiamo mantenuto l’impegno – prosegue Donnarumma – sostenendo e contribuendo alle elezioni di due consiglieri comunali, ossia Nicola Cascone e Luca Maranca, mentre Salvati e Santocchio si sono rimangiati la parola. Da qui la mia rabbia accentuata dal fatto che questa maggioranza non ha fatto nulla per risolvere i tanti problemi del paese”. Cosa chiedevate al Sindaco di Scafati e al Presidente del consiglio comunale Santocchio? “Unitamente al maresciallo Antonio Carotenuto, ci era stato promesso una nomina che avremmo espletato a titolo gratuito, come osservatori delle problematiche del territorio, per poter usare la nostra esperienza a favore della nostra comunità, dopo la vittoria elettorale il Sindaco e Santocchio sono scomparsi, quantunque lo abbia più volte cercato chiedendogli di mantenere la parola data. La consistenza elettorale di Salvati e Santocchio si è manifestata alle ultime elezioni regionali, dove il loro candidato, l’assessore Alessandro Arpaia è arrivato solo terzo. (Dietro l’uscente consigliere regionale Monica Paolino, e all’avvocato Virgilia Fogliame ndr). Due donne esponenti della minoranza, è evidente a tutti, che con questo voto i cittadini di Scafati hanno voluto bocciare il sindaco e la sua amministrazione. Un risultato, quello delle regionali, che dimostra come la giunta Salvati non abbia più la fiducia dei cittadini, ed un politico serio ne avrebbe preso atto e si sarebbe dimesso. Cosa che invece non ha fatto il primo cittadino di Scafati Cristoforo Salvati”. Ma quali sono i problemi di irrisolti di Scafati? “In primis il problema dell’ospedale di Scafati, che lui come medico dovrebbe avere a cuore considerando il fatto che la struttura sanitaria potrebbe servire un territorio vasto che comprende anche i paesi del vesuviano. Poi c’è l’atavico problema del fiume Sarno, il corso d’acqua più inquinato d’Europa, per il quale il sindaco non ha fatto nulla per avviare un’opera di disinquinamento. Restano irrisolti, inoltre, i problemi del traffico e soprattutto della grave crisi economica, che ha portato negli ultimi mesi alla chiusura di diverse attività a Scafati. Anche la mancanza di sicurezza è una questione che va affrontata. Infine, e non per ultimo, il degrado e l’abbandono di tutte le frazioni, in particolare San Pietro, Bagni, Mariconda e contrada 31, che nonostante i ripetuti appelli dei residenti non si è fatto nulla per migliorare la qualità della vita degli abitanti delle contrade”. Quali sono le vostre proposte? “Lanciamo un appello a tutte le persone per bene ed oneste della città di Scafati per costituire un comitato di salute pubblica, che sia una sorta di giunta ombra, che intervenga, nei limiti del possibile, sui tanti e gravi problemi che investono la città di Scafati”.