Salerno piange il professore Andrea Natella, storico socialista e consigliere - Le Cronache
Attualità

Salerno piange il professore Andrea Natella, storico socialista e consigliere

Salerno piange il professore Andrea Natella, storico socialista e consigliere

di Erika Noschese

Se i rioni collinari della città di Salerno hanno cambiato volto si deve, sicuramente, anche a lui: ha fatto da tramite con le istituzioni prima, durante e dopo il suo mandato, senza mai badare a ruoli o simboli di partito ma sempre e solo all’interesse dei salernitani. Andrea Natella è stato consigliere comunale dal 1993 al 2000 e negli anni del suo mandato ha portato avanti tante battaglie a favore delle frazioni alti, con un’attenzione particolare a Giovi dove ha sempre vissuto con la sua famiglia. La città di Salerno piange oggi il professore Andrea Natella, papà dell’attuale assessore alle Politiche Ambientali, Massimiliano. Tanti, in queste ore, i ricordi da parte dei suoi studenti che hanno avuto il privilegio di studiare con lui, era insegnante di italiano e latino, e dei tanti cittadini che lo hanno sostenuto nelle sue competizioni elettorali e che lo hanno apprezzato per il suo impegno e la sua dedizione alla comunità salernitana, con coerenza e lealtà. A condividere il consiglio comunale con Andrea Natella, storico socialista, l’ex parlamentare Tino Iannuzzi, seppur in posizioni differenti e, soprattutto – durante la prima consiliatura – divisi tra opposizione e maggioranza, collaborando nel rispetto dei ruoli: “Ho avuto modo di conoscerlo, di sviluppare con lui un rapporto di grande collaborazione amministrativa e reciproca stima e amicizia; lo ricordo per il suo amore per Salerno, per tutte le sue battaglie per la Salerno collinare, delle frazioni alte perché un punto fermo della sua visione amministrativa era l’incremento dei servizi, delle strutture e degli interventi che il Comune doveva compiere nella zona alta della città, nel giusto convincimento che tutto il territorio comunale deve avere le stesse attenzioni, le stesse prerogative e le stesse possibilità – ha raccontato il parlamentare salernitano – Lo ricordo come un uomo con una sincera passione politica, umile, semplice, ma cordiale e leale. Non posso che ricordarlo come un galantuomo, un amico”. Un rapporto che andava ben oltre Palazzo di Città, un’amicizia sincera che ha visto Natella e Iannuzzi a sostenersi a vicenda nelle varie campagne elettorali: “Mi è stato vicino sempre con grande disinteresse ed entusiasmo nelle battaglie elettorali che poi mi hanno dato l’onore di rappresentare le nostre comunità alla Camera dei deputati e in parlamento. È una di quelle persone che dal mondo della scuola ha portato nella vita pubblica valori veri e coerentemente vissuti. Ne ho un ricordo molto bello, una persona di grande correttezza, grande cordialità e una persona di convincimenti forti, valori coerenti per i quali si batteva con molta dedizione, forza e determinazione, sempre con un tratto umano di grande signorilità e gentilezza”. Iannuzzi ricorda come “i valori che hanno ispirato il suo impegno civile e politico ora proseguono nell’azione politica e amministrativa che, con tanta serietà, qualità e con tanto impegno sta portando avanti il figlio Massimiliano”. Uno dei ricordi più forti che legava i due ex consiglieri comunali è sicuramente il lavoro svolto nella commissione consiliare del Comune di Salerno, presieduta da Iannuzzi: nel 1997, i due lavorarono fianco a fianco per l’elaborazione dello Statuto e dei Regolamenti del Comune; “era un consigliere molto attento ai problemi del territorio, serio negli impegni che assumeva perché li portava avanti con grande determinazione fino ad arrivare ad un risultato: la Salerno collinare ha avuto grandi realizzazioni grazie al suo impegno”, ha ricordato infine l’ex parlamentare salernitano. Da sempre è stato particolarmente attivo a Giovi, organizzando e partecipando a varie iniziative per la promozione e la valorizzazione del territorio, accompagnando e sostenendo i giovani