Nel pomeriggio di ieri ci ha lasciato Don Giovanni Boccia, il Salumaio di Corso Vittorio Emanuele. Don Giovanni, è da sempre stato una figura storica del commercio salernitano, il quale si è guadagnato sul campo il prestigioso certificato di ben 60 anni di attività e ha scelto di addormentarsi al sogno dell’Oltre, in una stordente e calda ottobrata salernitana. Don Giovanni, dietro il suo composito bancone non ha mai negato una fetta di pane alle famiglie in difficoltà e ha aiutato nel suo piccolo sempre tutti, lasciando gli avventori che affollavano la sua bottega, comunque arricchiti dall’ incontro con una persona che dopo tanti anni di indefesso lavoro era sempre entusiasta e fiera del proprio operato, alzando ogni giorno la serranda come se fosse il primo. Lo scambio del cibo, come la sua proposizione, resta simbolo della volontà di stare insieme, di sperimentare un rapporto interpersonale mediato proprio dal cibo che compare sulla tavola, dalla esperienza sinestetica. Don Giovanni è stato certamente il guru dell’appartenenza ad una comunità ancora genuina, capace di una cucina che “mescola”, “spezzetta” e “ingloba”, spartita con gli altri, come dono di sé e aperto alla suggestione di ciò che è diverso e alieno, fondata su di un’amicalità diffusa e appagante. All’amore per la famiglia ha affidato lo scopo della sua esistenza terrena che è stata semplice e schietta, ricca di affetti e sacrifici. Nel rinnovare commossamente il ricordo della sua figura umanissima, maestra d’amicizia e di vita, Olga Chieffi e l’intera redazione di Cronache si stringe ai figli Margherita, Amedeo, Francesco, Antonella e Saverio, unitamente all’inconsolabile vedova Giuseppina Catapano, esprimendo le più vive condoglianze alla famiglia tutta. Il rito funebre si svolgerà, questo pomeriggio nella chiesa del Sacro Cuore, alle ore 15,30.
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