Salerno ostaggio degli abusivi, la retata dei 32 parcheggiatori - Le Cronache
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Salerno ostaggio degli abusivi, la retata dei 32 parcheggiatori

Salerno ostaggio degli abusivi, la retata dei 32 parcheggiatori

Brigida Vicinanza

Reati reiterati, minacce, estorsioni. Sono queste le motivazioni che hanno portato al blitz di ieri mattina da parte del Comando provinciale dei Carabinieri, nei confronti di 32 parcheggiatori abusivi che insistevano tutti sul territorio salernitano. Ventiquattro sono finiti ai domiciliari, 6 sono in carcere e altri due, tutt’ora, risultano irreperibili. Tra questi vi sono anche i nomi di tre donne Marisa Spina, Giovanna Spina e Francesca Pappalardo che agivano in “concorso e in modo organizzato” con gli altri uomini ma quasi sempre davanti al Polo Nautico di Salerno nella zona orientale o allo stadio Arechi, ma anche un “giovanissimo” di soli 22 anni. Tutti accusati di “estorsione” e dieci di questi (in foto) erano stati già destinatari delle misure cautelari nel blitz che risale a luglio dello scorso anno. Dopo l’ultimo blitz infatti erano ritornati sullo stesso “luogo di lavoro”, continuando con l’attività illecita ai danni di residenti, turisti e cittadini, soprattutto nelle ore di punta di eventi e manifestazioni e durante il weekend tra la “movida”. Da via Roma, fino allo stadio Arechi, passando per l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, ma anche davanti alle case di cura Tortorella e Villa del Sole. Una città in ostaggio degli abusivi, cittadini impauriti e infastiditi. E proprio le segnalazioni e le testimonianze dei cittadini, con l’ausilio di video e foto dei Carabinieri, hanno portato alla retata di ieri mattina. Con “comportamenti minatori ed aggressivi” infatti i parcheggiatori si facevano consegnare somme di denaro, che andavano da 1 a 5 euro, per far sostare gli automobilisti in diverse zone, e in molti casi, al diniego degli automobilisti, le auto venivano danneggiate oppure gli stessi venivano intimiditi da atteggiamenti minatori. In ogni caso la Corte di Cassazione, respingendo i ricorsi, ha confermato la correttezza dell’applicazione della prima misura cautelare emessa la scorsa estate nei confronti dei 35 parcheggiatori abusivi, come ha sottolineato lo stesso Lembo. “Alcuni parcheggiatori abusivi – ha spiegato nel corso della conferenza stampa di ieri il procuratore della Repubblica Corrado Lembo – avevano ripreso il controllo delle stesse aree, altri avevano sostituito i precedenti abusivi”. E proprio i cittadini “vittime” hanno portato all’azione di ieri mattina, con le misure cautelari nei confronti dei 32 parcheggiatori abusivi. “Ci sono alcune sacche di illegalità in città – ha proseguito Lembo – che vanno costantemente combattute e contrastate su tutto il territorio”. Nessun “gruppo” organizzato e nemmeno l’ombra della criminalità dietro gli arrestati. Ognuno agiva per sè o meglio non è chiaro se agivano come un’organizzazione “dividendosi” fra loro le zone da coprire. Ma secondo Lembo le situazioni, circostanze ed atteggiamenti potrebbero essere “fiutati” da chi nella specifica situazione potrebbe trovare un affare e creare così una rete di criminalità o addirittura un’organizzazione specifica. Insomma, il procuratore della Repubblica, fa appello ai salernitani di denunciare sul territorio ogni comportamento illecito o di questo tipo, affinchè si possa combattere dal “piccolo” qualcosa di grande.