Il tempo si sa è galantuomo e magari coloro i quali hanno avuto la costanza di aspettare, resistendo alle richieste del Comune, si ritrovano, oggi, il proprio debito, puntualmente riportato per anni nei bilanci dell’ente, contribuendone a garantire il pareggio finanziario, stralciato dal bilancio per essere inserito in un apposito fondo denominato, manco a farlo apposta “fondo crediti di dubbia esigibilità”. Il che sta a significare che se è l’ Ente a certificare che ha dei dubbi sulla concreta riscossione di somme, puntualmente riportate nei vari bilanci fino ad ieri, leggi delibera di approvazione del consuntivo del 2014, figuriamoci cosa ne penseranno, a questo punto, gli improbabili debitori. Un bel regalo, quindi, non c’è che dire, per i tanti contribuenti pubblici e privati che avrebbero dovuto versare nelle casse del Comune di Salerno la bellezza di euro 138.111.896,45 e che, per svariati motivi di cui non è dato sapere quali, da una verifica straordinaria dei residui, imposta dal legislatore, vengono cancellati da quelli attivi. Certo è che il Comune di Salerno, negli ultimi anni, tra i rilievi della Corte dei Conti sui consuntivi e l’adeguamento al processo di armonizzazione dei bilanci degli enti locali e delle Regioni, imposto dal Legislatore per porre fine alla redazione di bilanci non proprio coerenti con i principi di una sana gestione, ha fatto emergere una situazione certamente non idilliaca, volendo usare un eufemismo, della solidità dei propri conti. L’ultima manovra approvata dal Consiglio Comunale prevede infatti la contrazione di un ulteriore mutuo, di durata trentennale, che si aggiunge a quelli già contratti per diversi milioni di euro assunti in occasione del decreto salva imprese, che impegna il Comune di Salerno al pagamento di una ulteriore rata pari ad euro 487.259,07. Somma questa necessaria per coprire la quota di maggiore disavanzo di amministrazione di natura tecnica che è pari ad euro 14.617.771,93, mentre la quota dei residui di dubbia esigibilità per un importo di euro 138.111.896,45 sarà garantita dal fondo di avanzo comunque anch’esso vincolato derivante dalle anticipazioni di liquidità. Sta di fatto che i contribuenti salernitani si ritroveranno cinquecentomila euro all’anno, in termini di minori servizi, fino al 2044, pur avendo regolarmente provveduto a pagare i tributi e/o eventuali sanzioni comminate dal Comune dovendo contribuire a ripianare debiti determinati dall’incapacità di riscossione dell’ente di somme puntualmente iscritte in bilancio e che nella stragrande maggioranza riguardano proprio il mancato pagamento di tributi quali Tarsu, Ici, Occupazione suolo pubblico, sanzioni per violazioni al codice della strada ed altro ancora. (andpell)
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