Salernitani all'assalto del nuovo treno urbano - Le Cronache
Cronaca

Salernitani all’assalto del nuovo treno urbano

Salernitani all’assalto del nuovo treno urbano

di Marta Naddei

Chissà se a Londra, Parigi, Barcellona, o anche nelle più vicine Roma o Napoli, il primo viaggio ufficiale di un treno che effettua servizio metropolitano ha creato lo stesso entusiasmo. Quel che è certo è che ieri, Salerno, era invece una città completamente impazzita, che ha vissuto la propria mattinata in funzione del nuovo servizio ferroviario. Saranno stati i 20 anni di attesa, sarà stato che viaggiare a bordo dei treni, per la giornata inaugurale, era gratis, nessuno ha voluto mancare all’appuntamento. Il convoglio, della capienza di 350 posti, si è riempito ben oltre il consentito. In molti, infatti, ieri hanno scambiato i treni per delle giostre su cui salire e scendere a proprio piacimento. Perfino una scolaresca intera, della Giovanni XXIII, è stata portata a bordo dalle insegnanti. Rispetto al viaggio dimostrativo dello scorso 23 settembre, il tempo di percorrenza è ovviamente raddoppiato, passando da nove a venti minuti tondi tondi di ieri in una delle corse di punta, quella a cui ha presenziato anche il primo cittadino Vincenzo De Luca, alle 10.10, in virtù dell’effettuazione delle fermate con il carico di pendolari in salita e discesa. I viaggiatori. Fin dalla prima corsa, quella delle 6.10 partita dallo stadio Arechi e diretta alla stazione centrale di Salerno, i passeggeri si sono riversati nel Minuetto anche per il solo gusto di “vedere l’effetto che fa”. Durante la giornata, infatti, sono state migliaia le persone che sono salite e scese dalla coppia di treni che ha percorso i 5,4 chilometri della tratta Salerno centro – Arechi. Sul primo treno c’era ad esempio la famiglia Aliberti di Pastena al completo: padre, madre e figlia che hanno voluto provare l’ebbrezza di arrivare dalla stazione di via Rocco Cocchia a quella di Salerno Centro. La signora Lella, arzilla pensionata, si trovava, invece, sul treno delle 10.10 in partenza dalla Centrale. La sua è stata una sorta di ispezione del servizio: «Abito in via Vernieri – racconta – e volevo rendermi conto delle varie tappe perché per me sarebbe molto comodo poter usufruire del servizio». Al momento, però, la signora Lella dovrà accontentarsi di arrivare alla stazione centrale ed eventualmente prendere un altro treno che la porti alla fermata Duomo-Vernieri. Direttamente da Baronissi è giunta, in autobus, la giovane Carmela accompagnata dalla figlioletta Antonella che, per l’occasione, non è andata a scuola: «Volevo provare la metropolitana – dice la giovane mamma – Così ho preso l’autobus da Baronissi e sono venuta qui insieme a mia figlia. Spero vivamente – afferma – che presto possa esserci il prolungamento della tratta anche nella zona della Valle dell’Irno». Anche la signora Maria, residente di Torrione, ha approfittato del nuovo servizio urbano su ferro per raggiungere il centro cittadino e poi tornare indietro: «Era una cosa che mancava a questa città – dice – E’ sicuramente un elemento migliorativo e che induce a non prendere l’automobile. Sono certa che in tal modo in città avremo ancora più gente». Primi intoppi. Ore 7.51. Alla stazione centrale i passeggeri salgono sul treno fermo al binario 7 (quello adibito al servizio urbano). Peccato che fosse quello della corsa successiva, ma in aiuto dei viaggiatori non vi era alcuna indicazione. Quello in partenza alle otto meno dieci, infatti, era sul binario 5. Una corsa verso il convoglio giusto. Il treno accumula ritardo.Nelle altre stazioni si attende, si deve andare al lavoro. Alle 7.59 (ora prevista per il transito a Pastena) del treno nessuna traccia. Il tabellone luminoso riporta erroneamente l’arrivo del successivo convoglio alle 8.17. La gente esce dalla stazione, pensa ad una soppressione, torna a casa e prende l’auto. Il treno transita con circa otto minuti di sforamento sulla tabella di marcia. Ritardi sono stati registrati anche su altre corse, tra cui quella sulla quale c’era il sindaco De Luca, che ha accumulato, al ritorno dallo stadio Arechi, un ritardo di cinque minuti. Le reazioni. Probabilmente non ci credeva nemmeno lui. «E’ una giornata storica» – ha detto Vincenzo De Luca, il quale ha ammesso di non aspettarsi tale affluenza nel giorno inaugurale. Soddisfatto anche l’assessore comunale alla mobilità, Luca Cascone il quale ha sottolineato che «ci sono ancora alcune cose da sistemare, come la segnaletica e la sinergia con gli altri mezzi di trasporto». Il presidente di Salerno Mobilità, Massimiliano Giordano ha invece parlato dello studio di possibilità di agevolazioni sul costo del parcheggio presso l’Arechi, con abbonamenti mensili da 15 euro.