Sembra davvero essere il marchio di fabbrica di questa Salernitana. Una squadra letale sulle palle inattive. Anche a Pontedera, i granata capitalizzano al massimo due corner riuscendo a tornare a casa con un punto molto importante. Certo, si è interrotta la striscia di vittorie consecutive, ma trattandosi di uno scontro diretto e considerando che il pari è arrivato al 90’ il bilancio non può che essere positivo. Anche perché la Salernitana, due volte in svantaggio, si è trovata di fronte la miglior squadra di quelle viste finora. E in uno scontro diretto in trasferta non perdere è un ottimo risultato. Il Pontedera conferma tutte le previsioni della vigilia. Squadra giovane, veloce, molto ben messa in campo. Nemmeno il tempo di perdere palla che i toscani tornano tutti indietro in attesa per lanciare un’altra ripartenza. E con due attaccanti molto bravi Grassi e Arrighini, in evidente giornata di grazia. Proprio quest’ultimo ha realizzato le due reti toscane: al 18’ con una prodezza personale, tiro a giro imparabile, e al 56’ approfittando di un errore della difesa granata. Squadra molto giovane quella toscana con tutti i pregi e i difetti. Tra i difetti quello magari di non essere riuscita a chiudere il match. Sul 2-1 con la Salernitana in difficoltà i toscani hanno avuto più di un’opportunità per chiudere la sfida. Alimentando le speranze della squadra di Perrone che trova il gol proprio all’ultimo assalto, in maniera magari anche rocambolesca e fortunata. Una Salernitana comunque dai due volti. Bene, a tratti anche molto bene fino al gol del 2-1 del Pontedera. Poi grande sofferenza, calo fisico, poche idee ma per fortuna almeno un calcio d’angolo. Il tecnico ha scelto di confermare il 4-3-3 con Ginestra titolare e Guazzo, apparso piuttosto risentito in panchina. Scelta tattica applaudita anche da Lotito secondo il quale questa squadra è stata costruita per giocare con questo modulo. La nota stonata è rappresentata dal fatto che la squadra granata raramente riesce ad alzare il ritmo, favorendo il gioco dei padroni di casa. Troppo lenta la manovra, non bastano le invenzioni di Mancini. La Salernitana nel primo tempo ha costruito poco pur tenendo spesso il pallone tra i piedi. Oltre un’occasione di Gustavo subito dopo il primo gol di Arrighini, su cui si esalta il portiere toscano, c’è da segnalare solo un gol annullato a Ginestra per posizione di fuorigioco. Gustavo si accentra, Ricci si accende poco e pur giocando magari meglio di altre volte l’undici di Perrone è poco concreto. Ancora una volta però la Salernitana riesce a essere letale sulle palle inattive. Così arriva al 50’ il gol di Ginestra, di testa su angolo di Gustavo. E proprio nel momento in cui i granata sembrano poter piazzare la zampata vincente arriva il raddoppio toscano. Entrano Guazzo, poi Vettraino e Adeleke. I granata creano pochissimo le idee scarseggiano e si cerca il lancio lungo per le punte. Allora non resta che attendere la consueta palla inattiva: dalla bandierina va Adeleke, batti, ribatti e Rinaldi fa esplodere i 500 tifosi granata presenti. Perrone conserva la propria imbattibilità (cinque vittorie e due pareggi, entrambi per 2-2 ed entrambi in rimonta) e la rincorsa continua
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