Salernitana, ora non ci sono alibi né alternative - Le Cronache
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Salernitana, ora non ci sono alibi né alternative

Salernitana, ora non ci sono alibi né alternative

di Enzo Sica

Otto punti in cinque gare in un mese di gennaio che è, ormai alle spalle ma che è stato molto avaro per la Salernitana. Sia per quel che riguarda alcune gare ma anche e soprattutto per un gioco, brillante e frizzante nella prima parte del girone di andata, che è man mano scemato proprio nel primo mese dell’anno. Ed ora inizia, anzi inizierà domani con la seconda gara interna stagionale contro l’Ischia, un mese di febbraio che, si spera, possa ridare linfa e sicurezza ad una squadra che sembra avere smarrito di strada la sua identità. Ma il paradosso che emerge da tutto ciò è rappresentato dal fatto che la squadra di Menichini è lì, seconda in classifica, alle spalle del Benevento con un buon margine di vantaggio sulla terza, la Juve Stabia. Dunque non è tutto da buttare quando di buono (o di meno buono) è stato fatto finora ma certamente il mercato di riparazione di gennaio che ha tenuto con il fiato sospeso molti calciatori granata e si è concluso con l’arrivo del solo di Moro potrebbe aver distratto molti dall’obiettivo che squadra, tecnico e società si sono prefissati all’inizio di questa stagione. la promozione in serie superiore.
Mancano ancora tante gare alla fine di questo campionato e da domani la squadra deve concentrarsi solo ed esclusivamente sulle prossime partite che saranno decisive proprio in vista del rush finale. Ovviamente si deve andare avanti con i piedi di piombo, ben conoscendo la forza dei sanniti che il loro mercato di riparazione lo hanno chiuso con largo anticipo, inserendo in squadra quelle pedine che mancavano. La squadra granata ha, si spera, ritrovato proprio con la riconferma di Maikol Negro quell’elemento indispensabile per poter dare una bella sterzata al campionato. Perchè si conoscono le grandi doti del funambolico ex calciatore della Nocerina ed anche e soprattutto non è stato fatto l’errore di cederlo ad una squadra concorrente di questo girone. Ed è stato Lotito in prima persona a bloccare la sua cessione.
Ora però bisogna concentrarsi nella sfida, anzi nel derby contro la squadra di Agenore Maurizi. L’Ischia che ha cambiato gran parte del suo assetto arriverà domani all’Arechi ben consapevole che ha pochissime <chance> di uscire indenne da questa contesa. Non fosse altro per i 29 punti che li separa dalla Salernitana. E’ un abisso ma certe gare (vedi anche quella contro la Vigor Lamezia conclusasi con il pareggio) vanno affrontate con la concentrazione giusta, senza sottovalutare gli avversari. E lo sa bene Menichini entrato suo malgrado in un vortice di polemiche ed anche di contestazione da parte della tifoseria granata che si aspettava ben altro da questa Salernitana. Certo il secondo posto in classifica è un alibi importante ma si deve cambiare registro altrimenti si rischia il tracollo.
Domani, quindi, non ci sono alternative. Certo la vittoria è l’obiettivo primario e finale ma se arrivasse anche il bel gioco allora questa tifoseria granata, dal palato fine, si esalterà ancora di più in vista delle prossime gare.
Ancora incerto il modulo che il tecnico di Ponsacco ha in  mente. Forse il 4-3-3 sembra la soluzione più logica ma non è escluso un 4-2-3-1 con Nalini e Negro sulle fasce con Calil alle spalle di Mendicino. Anche a centrocampo potrebbe cambiare qualcosa. Con Moro ristabilito e Favasuli, da qualche giornata fuori forma, potrebbe giocare capitan Pestrin. In difesa la soluzione Franco, sulal fascia sinistra, sembra la più logica perchè l’ex calciatore del Varese è molto portato all’offensiva e potrebbe mettere in difficoltà gli isolani.
Insomma quello che preme di più, moduli o non moduli, è la vittoria. Tre punti che devono arrivare assolutamente in vista di una difficile trasferta, quella di Melfi e soprattutto di una gara, quella che si giocherà venerdì 20 contro il Foggia, che presenta mille insidie. Ma se si vuole continuare a tener testa al Benevento in attesa dello scontro diretto dell’8 marzo, all’Arechi, bisogna solo ed esclusivamente nelle prossime gare, puntare al bersaglio grosso. E non ci sono alternative nè alibi….