Salernitana, film (horror) già visto - Le Cronache
Salernitana

Salernitana, film (horror) già visto

Salernitana, film (horror) già visto

di Marco De Martino

MILANO. Un film già visto. Un horror. O magari una commedia alla salernitana, per qualcuno. Ad ogni modo l’ultimo giorno di mercato per la Salernitana si chiude con un fallimento assoluto. Nessuna cessione, nessun acquisto. Tutte le trattative imbastite dall’entourage granata si sono arenate sul nascere. Mentre il Benevento prendeva Viola, la Ternana Acquafresca, il Bari Galano, Raicevic e Greco, il Vicenza De Luca, e così via discorrendo, alla Salernitana rimanevano le briciole. Anzi, neppure quelle. La giornata si è aperta subito con un intoppo. La società granata non è riuscita a piazzare sul mercato Raffaele Schiavi e, suo malgrado, è stata costretta a reintegrarlo e confermarlo fino al termine di questo campionato nonostante sia ai margini da diverse settimane. E’ sfumato così l’arrivo di Di Cesare dal Bari, che di conseguenza ha firmato per il Parma. Ma è sull’obiettivo per il centrocampo che la Salernitana ha subito lo smacco più grande. Tutte le forze della dirigenza si sono concentrate su Marco Crimi del Carpi. Il centrocampista è arrivato in prima persona allo Star Hotel per contrattare il proprio approdo in granata. Dopo diversi minuti però Crimi e il suo agente Galli hanno lasciato il box della Salernitana con un nulla di fatto. L’ostacolo -insormontabile per la Salernitanala richiesta del Carpi di chiudere la cessione con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 500mila euro, ovvero quanto investito sei mesi prima per riscattare il cartellino del mediano dal Bologna. La società granata ha detto no e così il Cesena si è inserito e nel giro di mezz’ora ha chiuso l’ingaggio di Crimi. Niente da fare anche per il giovane Steffè del Teramo, trasferitosi al Siena. Sfumata pure la possibilità di cedere Zito alla Ternana, visto il rifiuto del mancino a lasciare Salerno. E così a due ore dalla fine del mercato la Salernitana non aveva quagliato nulla. Si è pensato a Luca Crecco, esterno sinistro appena restituito dall’Avellino a Lazio visto lo scarso impiego e le prestazioni deludenti in questi primi sei mesi in terra irpina (12 spezzoni per lui). Ma non c’è stato margine di trattativa visto che Crecco ha indossato in stagione già due maglie, quella del Trapani e, appunto, quella dell’Avellino. E qui c’è stata la resa dell’entourage granata che ha deposto le armi lasciando lo Star Hotel. Il mercato di gennaio si chiude così con quattro arrivi, Gomis, Bittante, Minala e Sprocati, e quattro cessioni, Liverani, Laverone, Franco e Caccavallo. Non è arrivato un difensore centrale per tappare le falle viste anche a Verona, non è arrivato un centrocampista per integrare un reparto a corto di alternative e di idee. Non è arrivato un attaccante in grado di non far sentire la mancanza di Coda, Donnarumma o Rosina in caso uno di loro dovesse buscarsi un raffreddore. La Salernitana ieri ha alzato bandiera bianca: l’obiettivo è la salvezza, non necessariamente sofferta come un anno fa, per carità, ma non può essere di certo la qualificazione ai play off. Ed intanto, in seno alla tifoseria, monta la rabbia…