Salernitana, dopo la rivoluzione serve vincere: all'Arechi c'è il Barletta - Le Cronache
Sport Salernitana

Salernitana, dopo la rivoluzione serve vincere: all’Arechi c’è il Barletta

Salernitana, dopo la rivoluzione serve vincere: all’Arechi c’è il Barletta

di Marco De Martino

SALERNO. Basterà cambiare mezza squadra per voltare pagina e risalire la china? Se lo augurano Fabiani, Gregucci, Lotito, Mezzaroma ed i tifosi granata che oggi all’Arechi vedranno in campo tutta un’altra Salernitana. Negli uomini sicuramente, nello spirito e nei risultati è la speranza. I (pochi) tifosi che questo pomeriggio saranno in via Allende per assistere al match contro il Barletta vedranno un allenatore nuovo e cinque undicesimi della squadra che comincerà il match arrivati nell’ultima settimana. Il mercato invernale ha stravolto la rosa che ha deluso tifoseria e società. Praticamente annullata la colonia laziale, gli unici superstiti saranno Tuia e Mendicino. Chi non è stato ceduto, come Berardi, Luciani, Capua e Perpetuini, sarà relegato tra panchina e tribuna. Iniezione d’esperienza e solidità per la Salernitana, che in difesa si avvarrà dell’apporto di Gori, Scalise (due pilastri della Nocerina promossa in B tre anni fa) e Bianchi, a centrocampo di quello del figliol prodigo Pestrin e della scommessa Ampuero. C’è però il problema transfer che potrebbe far saltare l’esordio del peruviano e del portiere Gori. In alternativa ci sono Gustavo e Berardi. Nuova posizione in campo per Foggia e Mancini, che giocheranno sulla linea dei trequartisti per dare libero sfogo alle loro qualità. Questo perchè Gregucci ha intenzione di puntare tutto sul 4-2-3-1. Un modulo che fece tremare i polsi quando fu proposto da Galderisi. Un modulo che però stavolta vedrà nei ruoli chiave gli interpreti giusti. O almeno è questa la speranza di Gregucci, che ha espressamente richiesto Ampuero, e di Fabiani che ha puntato, come ha sempre fatto in carriera, su elementi esperti e navigati. Una politica che spesso ha pagato ma che è molto rischiosa per le casse sociali. Lotito e Mezzaroma diserteranno ancora una volta l’Arechi ma guarderanno con interesse al match col Barletta. Dopo gli ingenti investimenti appena compiuti, in gran parte necessari per rimediare agli errori commessi in estate, i due coproprietari della Salernitana si attendono risposte dal campo. A mercato ormai chiuso e dopo tre cambi d’allenatore, non ci sarà più tempo e modo per rimediare ad eventuali errori. Si entra nella fase calda della stagione e non ci sarà più margine se davvero si vuole puntare alla B. A cominciare da questo pomeriggio. Battere il Barletta, che è comunque reduce dalla vittoria ai danni del Frosinone secondo in classifica, è un obbligo per la Salernitana. La tifoseria, che anche questo pomeriggio resterà fuori dall’Arechi per protesta, attende risposte concrete. A Gregucci ed alla squadra il compito di darne.

SALERNITANA (4-2-3-1): Gori (Berardi), Scalise, Tuia, Bianchi, Piva; Montervino, Pestrin; Mancini, Foggia, Gustavo; Mendicino. A disp.: Berardi (Iannarilli), Sembroni, Luciani, Perpetuini, Volpe, Ginestra, Fofana. All.: Angelo Adamo Gregucci

BARLETTA (3-4-3): Liverani; Guglielmi, Camilleri, Di Bella; Cane, Legras, Mantovani, Cascione; D’Errico, Zigon, Cicerelli. A disp: Vaccarecci, Pippa, Maccarone, Innocenti, Ilari, Ganz, La Mantia. All.: Nevio Orlandi.