Ruggi, 48 ore per un ricovero - Le Cronache
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Ruggi, 48 ore per un ricovero

Ruggi, 48 ore per un ricovero

Una delegazione di rappresentati dei Verdi ieri mattina ha effettuato una visita ispettiva all’interno dell’ospedale S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. La delegazione composta dal deputato Michele Ragosta (membro della commissione Finanze della Camera), dal consigliere regionale Francesco Borrelli (membro della commissione sanità in regione Campania), da Mariarita Giordano assessore alle politiche giovanili al comune di Salerno, da Giuseppe Ventura e Antonio Carbonaro entrambi consiglieri comunali ha visitato l’azienda ospedaliera per verificare e confrontarsi sull’attuale stato del pronto soccorso cittadino incontrando, durante il sopralluogo, alcuni rappresentanti del personale medico e paramedico tra cui il Oreste Florenzano Direttore Amministrativo, Angelo Gerbasio Direttore Sanitario e Antonio Petrocelli responsabile del pronto soccorso, oltre ad alcuni rappresentanti sindacali tra i quali Margaret Cittadino della Cgil. Questa visita ispettiva, come ha affermato il consigliere regionale Borrelli «nasce dalla volontà della regione Campania di verificare in modo concreto lo stato di tutti gli ospedali presenti sul nostro territorio, dove c’è molta qualità, tanta eccellenza ma anche episodi di malasanità che vanno affrontati ed estirpati. Mi riferisco in particolare quando i pazienti sono abbandonati o non sono curati a dovere o anche ai casi di assenteismo. Il quadro che sta emergendo nella nostra regione è un quadro fatto di luci e ombre – ha proseguito Borrelli – io sono propositivo e dico più luci, ma le ombre sono molto pesanti e vanno affrontate in modo drastico anche perché se nel 2017 riusciremo ad uscire dalla situazione di commissariamento, che comporterebbe tutta un’altra possibilità di gestione, dobbiamo essere pronti a gestire i concorsi pubblici per assumere nuovo personale assorbendo anche il personale in mobilità, e al tempo stesso dobbiamo offrire una qualità assistenziale che deve essere competitiva con il Nord Italia dove ogni anno i nostri malati vanno a farsi curare in Lombardia o in altre regioni del centro o del nord riversando oltre 300 milioni di euro che potrebbero essere gestiti nella nostra regione. Quello che osservo oggi, al primo impatto, è che la situazione del Ruggi sia migliore rispetto ad altri ospedali regionali perché c’è una qualità media della struttura assolutamente migliore rispetto ad altri ospedali del nostro territorio. Quello che mi ha realmente colpito in modo positivo è il pronto soccorso che è pulito e ben gestito e devo dire che tutti i pazienti mi sono sembrati molto ben seguiti. Dall’altra parte ho sollevato la questione del personale e mi riferisco in particolare alle vicende di assenteismo che in questo ospedale hanno portato anche a dei licenziamenti (7 licenziamenti). Quindi vuol dire che mentre alcuni lavoravano tantissimo altri non facevano granché». Il consigliere sollecitato sull’allagamento che ha colpito il pronto soccorso nei giorni scorsi a causa del maltempo ha risposto «purtroppo non è l’unico ospedale. Il pronto soccorso di Frattamaggiore in provincia di Napoli si è allagato. In alcuni casi parliamo di opere realizzate male, purtroppo il problema è strutturale perché negli anni hanno realizzato questi ospedali o con materiali scadenti o in zone non adeguate».Durante l’incontro è emerso come l’azienda ospedaliera di Salerno ha numeri di accesso al pronto soccorso molto elevati, infatti, è il secondo pronto soccorso regionale dopo il Cardarelli di Napoli tra tutti gli ospedali campani. Gli accessi giornalieri sono 280 mentre quelli mensili oscillano tra i 10 mila e i 15 mila di cui circa 1700 vengono ricoverati (moltissimi codici verdi quindi) e i tempi di attesa medi dei cittadini per quanto riguarda i codici rossi e gialli sono pari a zero. Il problema che viene evidenziato dai rappresentanti sindacali è la carenza di personale, infatti, al momento al pronto soccorso lavorano 2 internisti e 1 chirurgo per cui se non ci sarà altro personale non si riuscirà con il tempo a garantire con efficacia tutte le attività e le degenze attuali. Secondo i sindacati il potenziamento delle risorse umane, quindi, resta il centro di tutto il percorso. Attualmente il personale interno dell’azienda ospedaliera è di circa 3000 unità. Un altro problema evidenziato durante l’incontro è la carenza di posti letto, al momento i posti letto garantiti dall’azienda ospedaliera di Salerno sono 1037 (compresi anche Da Procida, Cava e S.Severino) e i tempi di attesa di ricovero sono in alcuni casi anche di 48 ore. Un elemento significativo per rendere maggiormente efficiente il pronto soccorso è la possibilità di intraprendere la strada dell’informatizzazione come sta accadendo al Cardarelli di Napoli. Come ha sottolineato Borrelli «noi abbiamo insistito molto sul Cardarelli che è il più grosso pronto soccorso del Sud Italia affinché installassero dei tabelloni in cui conosci in tempo reale quando il paziente è stato ricoverato ed il percorso che sta effettuando al pronto soccorso. Cosa che aiuterebbe ad evitare situazioni complicate con i parenti del paziente stesso e aiuterebbe anche l’eliminazione delle raccomandazioni che purtroppo in alcuni casi sono ancora presenti». Vincenzo Mainieri