Riduzione dei vitalizi: la proposta all’interno della prima Commissione regionale - Le Cronache
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Riduzione dei vitalizi: la proposta all’interno della prima Commissione regionale

Riduzione dei vitalizi: la proposta all’interno della prima Commissione regionale

di Andrea Pellegrino

E’ stata assegnata alla prima commissione del Consiglio regionale della Campania la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sulla riduzione dei costi della politica. In pratica, si tratta della rimodulazione dei sistema dei vitalizi e l’eliminazione del doppio emolumento ancora consentito in Campania per gli ex consiglieri regionali. Giovedì dovrebbe esserci il primo esame in commissione. Cronache sabato mattina ha pubblicato l’elenco completo degli “aventi diritto” ai vitalizi. La settimana prima il Movimento 5 Stelle, nel corso di una conferenza stampa, aveva denunciato il caso dei doppi vitalizi consentiti ad ex consiglieri regionali che aveva assunto anche l’incarico di parlamentare. Tra questi Antonio Bassolino, Antonio Rastelli, Andrea Losco, Enzo De Luca, Paolo Del Mese, Isaia Sales, Carmelo Conte, Nicola Mancino e Franco Brusco. E non solo. Il contributo mensile, sempre in Campania, partirebbe dall’età di sessanta anni, a differenza delle altre regioni dove l’assegno vitalizio compete ai consiglieri cessati dal mandato che “abbiano compiuto sessantacinque anni di età e che abbiano corrisposto il contributo per un periodo di almeno cinque anni di mandato svolto nel Consiglio regionale”. La proposta di legge, firmata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino, Michele Cammarano, Luigi Cirillo, Tommaso Malerba, Maria Muscarà, Gennaro Saiello e Vincenzo Viglione, prevede anche una riduzione dell’assegno vitalizio mensile. Ancora il divieto di cumulo con “analoghi istituti previsti per gli eletti alla carica di parlamentare europeo, della Repubblica Italia, di consigliere o assessore di altra regione”. A conti fatti, secondo il Movimento 5 Stelle questa legge porterebbe un risparmio di 5milioni e 500mila euro all’anno per le casse regionali.