Riaprono le scuole: tra gioia, proteste e quale assembramento - Le Cronache
Cronaca Attualità Cava dè Tirreni Primo piano Salerno

Riaprono le scuole: tra gioia, proteste e quale assembramento

Riaprono le scuole: tra gioia,  proteste e quale assembramento

di Monica De Santis

Tornano a suonare le campanelle in alcune scuole del salernitano. Da ieri in classe gli alunni degli asili, materne, elementari e prima media . E come spesso accade da quando è scoppiata la pandemia arrivano, come si suol dire “gioie e dolori”. Se da un lato molti genitori gioiscono nel vedere i propri figli tornare in presenza dall’altra parte iniziano ad arrivare anche le prime segnalazioni di assembramenti davanti alle scuole, come ad esempio davanti alla media Pirro di Salerno, dove stamattina una decina di ragazzini si è assembrata davanti all’ingresso della scuola in attesa di poter rientrare in classe.

Se da un lato la Condacons esprime la propria gioia per il ritorno in classe di buona parte degli studenti, sempre la stessa condanna l’atteggiamento di alcuni sindaci della provincia di Salerno, che hanno deciso con ordinanze emesse nei giorni scorsi di tenere le classi chiuse anche per le prossime due settimane. Decisione questa che ha visto anche l’intervento del Prefetto di Salerno che con una nota, inviata proprio ieri mattina a tutti i sindaci, ed anche al presidente della Regione e della Provincia, specifica che non è ammesso alcun intervento intero in deroga da parte di presidenti delle regioni delle province dei sindaci in conseguenza all’adozione di proprie specifiche ordinanze tranne che in casi di natura eccezionale legati alla presenza di focolai o ad un grado estremamente elevato di rischio di diffusione del virus e delle relative varianti pertanto gli eventuali provvedimenti in deroga dovranno essere adeguatamente motivati e adottati all’esito di confronto con le competenti autorità sanitarie. Intanto ieri mattina per protestare contro la decisione assunta dal sindaco di Cava de’ Tirreni, una breve manifestazione di protesta si è svolta davanti al Comune dove una bambina con tanto di banco, sedia, cartella e quaderni si è seduta davanti all’ingresso chiedendo di poter tornare in classe.