Restaurati gli affreschi dell’aside settentrionale - Le Cronache
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Restaurati gli affreschi dell’aside settentrionale

Restaurati gli affreschi dell’aside settentrionale

Dopo il restauro e la restituzione alla città di Salerno del Panno di San Matteo, un nuovo intervento ha riportato al loro antico gli affreschi dell’abside della Cattedrale di Salerno. I lavori di restauro, che si stanno svolgento, sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino sono quasi ultimati. Gli affreschi, furono realizzati da Angelo Solimena nell’abside settentrionale della Cattedrale di San Matteo a Salerno. Gli affreschi raffiguranti la Comunione degli Apostoli e la Caduta della Manna sono databili ai primi anni degli anni’80 del XVII secolo e comunque realizzati dopo il ciclo della chiesa di San Giorgio a Salerno, datati 1675. I dipinti del Duomo si pongono in linea con i nuovi apporti stilistici pittorici provenienti dalle atmosfere e risonanze barocche di Luca Giordano e Lanfranco, pienamente operanti a Napoli e non solo. Una cultura artistica di grande effetto a cui Angelo Solimena non si sottrae. Nella Cattedrale l’artista sigla il riquadro relativo alla Comunione degli Apostoli. La Cattedrale di San Matteo ha tre absili. La profondità dell’abside centrale è uguale a 7,90 metri, la metà del transetto, mentre le absidi laterali sono la metà di quella centrale e misurano 3,85 metri, un quarto. Le absidi si innestano direttamente sul muro orientale del transetto. Degli ampi mosaici originari (fine dell’XI secolo) rimangono frammenti dei simboli di Matteo e Giovanni. I mosaici dell’abside sono moderni. Nell’abside di sinistra un mosaico dell’XI secolo (completato ad affresco nel XIV) raffigura, come detto, il Battesimo di Cristo. Risale invece ad un perodo più tardo (intorno al 1260 ma molto restaurato) il mosaico dell’absidiola destra dedicata a S. Michele. Il committente (Giovanni da Procida) è raffigurato in atto di genuflessione nei pressi della figura centrale di S. Matteo. Completa l’insieme dei mosaici rimasti quello bellissimo di controfacciata, risalente agli anni intorno al 1200 e raffigurante il patrono S. Matteo. I restauri voluti fortemente dal parroco della Cattedrale Don Michele Pecoraro, sono eseguiti dalla Ditta Magnificart (Conservazione e Restauro) di Loredana Mastromartino di Salerno. Il progetto è stato approvato a novembre 2019 e, sotto l’Alta sorveglianza della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule, reso esecutivo. I lavori iniziati a giugno 2020 sono seguiti dalla dottoressa Rosa Carafa funzionario storico dell’arte , nonché responsabile di zona