“Referendum” sugli orari della settimana corta, «Spoglio senza genitori» - Le Cronache
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“Referendum” sugli orari della settimana corta, «Spoglio senza genitori»

“Referendum” sugli orari della settimana corta, «Spoglio senza genitori»

Non si placa la polemica dei genitori degli alunni iscritti all’Istituto Comprensivo “G. Vicinanza”. Nel corso di alcune dichiarazioni spontanee rilasciate ieri a “Le Cronache”, essi hanno nuovamente esposto tutto il loro disappunto riguardo ad alcune scelte riconducibili alla dirigenza. «Mercoledì, alle 13.30, è stato convocato un consiglio d’istituto ad horas nel quale sono stati affrontati due punti importanti: le dimissioni del presidente del consiglio d’istituto (il magistrato Luigi Barrella) e lo spoglio delle schedine consegnate nei giorni scorsi agli alunni per decidere dell’orario scolastico da adottare. Posto che non è chiaro – dice una delle madri – il motivo per cui Barrella abbia effettivamente deciso di congedarsi, specie a fronte del suo spirito battagliero, vorremmo sottolineare che in vista dello spoglio delle schede non è stato convocato alcun genitore, diversamente da quanto avveniva durante la gestione Montera». Oltre alla settimana corta, a essere contestato è in particolare il sondaggio degli orari effettuato previa consegna di alcune schede ai vari alunni, che a loro volta le hanno girate ai rispettivi genitori. «C’erano due opzioni: orario 8-14 ed orario 8-13.45. Molti di noi – precisa un’altra madre – ha però optato per l’astensione e, in alcuni casi, c’è stata addirittura la nostra volontà di rendere nulla la scheda. Nonostante ciò, la dirigente ha tuttavia parlato di “poche schede non valide”». I genitori fanno inoltre presente che «la lettera di dimissioni del presidente del consiglio d’istituto non è stata ancora pubblicata sul sito, almeno fino alle 18 di oggi (ieri per chi legge, ndr); questo è il motivo per cui la alleghiamo qui». Intanto è stato già eletto un nuovo presidente del consiglio d’istituto, nei cui riguardi sostiene uno dei genitori: «Pur essendo favorevole al sabato scolastico, ha votato per la settimana corta ritenendo successivamente inconfutabili le tesi della dirigente». Infine i genitori si congedano con un appunto. «L’adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tener conto delle attese degli studenti e delle famiglie in rapporto alla conclusione del corso di studi prescelto. Invece – sostiene ancora un’altra madre – lunedì è stata convocata una riunione dei rappresentanti di classe in cui sono state illustrate le due opzioni degli orari; pare che però fossero presenti solo i sostenitori della settimana corta».