“Recuperare l’acquedotto medievale, identità salernitana” - Le Cronache
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“Recuperare l’acquedotto medievale, identità salernitana”

“Recuperare l’acquedotto medievale, identità salernitana”

di Erika Noschese

Messa in sicurezza e recupero dell’Acquedotto Medievale di Salerno: è la richiesta che l’onorevole Tino Iannuzzi ha inviato al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e al Soprintendente per l’archeologia, Belle Arti, e paesaggio delle province di Salerno e Avellino, Francesco Casule, per richiedere l’attenzione degli enti competenti in merito proprio alla necessità di un intervento massiccio e immediato per l’Acquedotto Medievale di Salerno – eretto nel IX secolo per assicurare l’approvvigionamento d’acqua in favore del Monastero di San Benedetto – che oggi versa in condizioni di grave e inaccettabile degrado e abbandono. L’opera in questione, ha infatti evidenziato Iannuzzi, rappresenta uno dei monumenti più significativi della storia e della identità di Salerno. «Dell’Acquedotto, mirabile opera di ingegneria idraulica, è a noi pervenuto il tratto che ricongiunge all’altezza di via Arce i due rami originari, uno proveniente dalle colline a nord e l’altro dalle alture ad est della Città – ha scritto l’onorevole in una lettera indirizzata al primo cittadino e al Soprintendente – L’Acquedotto, generalmente indicato dai Salernitani come “Il Ponte o gli Archi del Diavolo”, ha urgente necessità di interventi adeguati e complessivi di manutenzione e di restauro, stante la situazione di abbandono e degrado che oramai si trascina da diversi anni e che si è andata sempre più aggravando». Stando a quanto denuncia Iannuzzi, infatti, i resti dell’antico Acquedotto sono stati invasi dalla vegetazione spontanea, quanto mai fitta ed incontrollata, con diverse crepe, buche e fenditure, che tutte insieme rischiano di minare e compromettere la stessa stabilità del monumento. Inoltre, già nel corso del 2015 si verificò la pericolosa caduta di alcune pietre, creando giustificato eforte allarme e preoccupazione. «E difatti già da tempo uno degli archi, sul lato verso via Leopoldo Cassese, è transennato proprio per esigenze prioritarie di sicurezza. Per di più la vegetazione è ancora più intensa ed invasiva sul lato verso via Arce, con diversi alberi che oramai ed in più punti toccano gli stessi archi», denuncia ancora l’ex parlamentare salernitano secondo cui i lavoro sono necessari per garantire l’incolumità delle persone e per poter inserire l’Acquedotto fra i punti più suggestivi ed attrattivi di Salerno, alla luce del crescente numero di visitatori e turisti che raggiungono la nostra Città. Tra gli interventi necessari anche una adeguata illuminazione «per far risaltare la bellezza ed il valore storico, architettonico e culturale dell’Acquedotto. Pertanto è opportuna  ed urgente una iniziativa fondata sulla stretta sinergia e preziosa collaborazione fra Comune di Salerno e Soprintendenza, al fine di predisporre in tempi ravvicinati un progetto idoneo e completo, attingendo alle fonti finanziarie disponibili, nei rapporti con la Regione Campania ed il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo», ha scritto infine Iannuzzi.