Ragosta: “Nostra proposta? Forse agli elettori non credibile” - Le Cronache
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Ragosta: “Nostra proposta? Forse agli elettori non credibile”

Ragosta: “Nostra proposta? Forse agli elettori non credibile”

di Erika Noschese

Un mea culpa ma anche la consapevolezza che la proposta non è arrivata agli occhi e al cuore degli elettori. Michele Ragosta, leader di Davvero, ad una settimana dal voto traccia il bilancio di una tornata elettorale che ha restituito a Vincenzo Napoli la fascia tricolore. Nessun ballottaggio come inizialmente ipotizzato – o sperato – ma un dato chiaro: voti in calo ma la candidata sindaca Elisabetta Barone si è piazzata “solo” al secondo posto e Davvero ha perso il suo seggio, con il candidato Peppe Ventura che non ha trovato la riconferma. Intanto, Davvero spera nel riconteggio delle schede: forse, c’è un seggio anche per Ventura ma a lasciare dovrebbe essere, a quel punto, Corrado Naddeo, consigliere di Oltre, in consiglio comunale insieme al collega Donato Pessolano, risultato il primo degli eletti nel nuovo movimento politico, fondato in occasione dell’addio alla maggioranza Napoli di Ventura, Pessolano, Naddeo, Leonardo Gallo (ricandidato ma non eletto) e Antonio D’Alessio che invece ha deciso di non ricandidarsi, di impegnarsi per Oltre ma di assistere da telespettatore. Vincenzo Napoli riconfermato sindaco, Elisabetta Barone invece si piazza al secondo posto e si conferma la novità di questa tornata elettorale… “Sì, è vero che Napoli ha vinto le elezioni ma rispetto a cinque anni fa ha perso migliaia di voti; di fatto, ha dovuto ricorrere a pezzi del centro destra per recuperare i voti, come Zitarosa o Salzano, ad esempio. La Barone ha iniziato un percorso alternativo”. La Barone sarà in consiglio comunale, insieme ai due consiglieri di Oltre ma Davvero non ce l’ha fatta e il candidato Giuseppe Ventura è rimasto fuori. Una sconfitta? “Io non la ritengo una sconfitta, il nostro risultato è in linea con quello ottenuto da altre forze politiche della coalizione. I 5 Stelle hanno preso circa 2800 voti ma anche il confronto con Fratelli d’Italia che ha preso all’incirca 3mila voti. La lista Oltre aveva tre consiglieri uscenti più Antonio D’Alessio che li sosteneva e questo fa la differenza, soprattutto nei voti. Da questo punto di vista non posso parlare di sconfitta, Ventura non è uscito e questo è un dato ma speriamo che con il riconteggio delle schede si riesca a recuperare il seggio”. In queste ore tiene banco la vicenda per la composizione della giunta comunale. Il criterio da adottare non è chiaro ma alcuni rischiano di non entrare in giunta… “Io spero che almeno arrivi un segnale di cambiamento, rispetto alle critiche da noi sollevate circa l’assenza di manutenzione stradale, periferie abbandonate, la città è sporca, zone con cantieri infiniti. Spero che nella nomina del nuovo governo della città vengano raccolte in modo positivo le critiche che abbiamo sollevato; un cambio di passo relativo alla classe dirigente, non si può avere la presunzione e l’arroganza di governare con le stesse persone di cinque anni fa perché, se così fosse, noi staremo a vigilare attentamente, dentro e fuori le istituzioni”. Inizialmente si ipotizzava un ballottaggio, Sarno al terzo posto. Cosa ne pensa? “Penso che sia da parte nostra che del centro destra dobbiamo fare un’autocritica, il centro destra a Salerno non è stata mai una proposta e i voti presi sono gli stessi. Per quanto riguarda noi, evidentemente non ci siamo fatti comprendere con la nostra proposta alternativa, c’è qualcosa di rivedere perché evidentemente non siamo stati capaci di essere credibili e lo dicono i numeri. C’è questa riflessione da fare”. Quale opposizione si aspetta ora? “Io penso che bisognerà vedere se nella nomina degli assessori metteranno in campo risorse nuove, propositive. Il settore dei rifiuti è allo sbando: in nove mesi hanno cambiato tre amministratori, a causa di situazioni difficili che hanno portato alle dimissioni. Ogni movimento politico debba avere la sua autonomia, non credo che questa coalizione debba seguire una stessa linea. Noi aspettiamo di sapere se possiamo avere il seggio ma in città avremo la nostra autonomia, così come i 5 Stelle. La Barone ha fatto la sua parte in campagna elettorale ma ora è finita, non può parlare lei per tutti ma avremo la nostra autonomia. Mi auguro che nei suoi interventi si tenga conto dei progetti e delle richieste di tutti; non ci sarà un unico gruppo consiliare. Penso che qualche errore sia stato commesso, la maggioranza ha perso voti e deve preoccuparsi perché si sta chiudendo un ciclo storico. Ci sono problemi che riguardano le cooperative, lo scambio di voti oggetto di attenzione da parte della magistratura e non si può fingere che non sia così”.