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Raffaele Battista: tutto iniziò con Roma-Salernitana

di t.d’a.
Raffaele Battista, uomo di Stato e tifosissimo della Salernitana. Una carriera infarcita di successi professionali e conclusa nella sua Salerno. “Niente pantofole – assicura Battista”. E’ pronto a ricominciare con altri compiti e in altre vesti. Ma la Salernitana è la Salernitana. E lui divenne, come dirigente della Questura di Salerno, il custode di una tifoseria che negli anni ’90 visse il suo momento magico”. “Tutto iniziò nel campionato di serie A 1998-99- con la prima trasferta di campionato all’Olimpico contro la Roma. Oltre 80 pullman in partenza dalla nostra città e una marea di auto. Il Questore mi affidò il servizio d’ordine, con me l’immancabile ispettore Palladino. Facemmo il concentramento all’Arechi. Bastò una stretta di mano con i capi ultras, andò tutto alla perfezione nonostante la sconfitta e quel gol che ci illuse di Song che portò in vantaggio i granata”. Era il settembre del 1998. Il derby con il Napoli nel marzo del 2002.
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