Primi interrogatori per gli indagati dei disordini durante la processione - Le Cronache
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Primi interrogatori per gli indagati dei disordini durante la processione

Primi interrogatori per gli indagati dei disordini durante la processione

di Giovanni Sapere

“Nessuna giravolta in onore dei morti di camorra”. Questo quanto avrebbe riferito uno dei portatori che avrebbe reso interrogatorio davanti al pm Francesca Fittipaldi. La maggior parte ha scelto la via del silenzio mentre uno degli storici capi paranza deve ancora sciogliere le riserve. In venti sono finiti nel mirino della Procura di Salerno per i momenti di tensione verificatisi in occasione della processione di San Matteo. Uno dei portatori ha chiarito la propria posizione davanti al magistrato inquirente riferendo che quanto verificatosi lo scorso 21 settembre era legato soltanto per richiamare l’attenzione su quelle tradizioni che il nuovo regolamento dell’Arcidiocesi aveva nei fatti svilito. “Non c’è nessun legame con la malavita – è stato sottolineato in più di una circostanza nel corso dell’interrogatorio”. Si è tornato anche sulla questione del percorso in virtù proprio delle contestazione rivolte dal pubblico ministero. Tre le giravolte galeotte che secondo la ricostruzione della Procura avrebbero un significato particolare in relazione ai luoghi dove sono state effettuate: davanti al chiosco di Lucio Grimaldi detto il “Vampiro, a Portanova ed a Portarotese. Tutte in luoghi che ricordano omicidi di camorra e, come viene rimarcato dagli inquirenti, in onore delle famiglie Grimaldi ed Esposito. Due i capi di imputazione contestati ai venti indagati. Nello specifico gli articoli 403 e 405 del codice penale. Agli indagati non è stata contestato l’aggravante della minaccia nè il reato associativo. Tra i convolti anche uno dei capi ultras della curva sud e tanti esponenti legati al mondo della tifoseria granata. A finire nel mirino del pm Francesca Fittipaldi, titolare dell’inchiesta, anche gli autori dell’improvvisato spettacolo pirotenico. Di seguito le iniziali dei cognomi dei venti salernitani indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno (pm Fittipaldi) per i momenti di tensione durante la processione di San Matteo: Guglielmo P., Rossella P., Giovanni d. l., Gianluca V., Consolato E., Mario F., Raffaele d. m., Raffaele a., Domenico A., Riccardo d. a., Palmerino, O., Maria Cristina T., Gianluca M., Antonio A., Mario B., Maria Rosaria d’a., Veronica d’a., Gianluca V., Carlo C., Antonio S. Gerardo d. s.