di Andrea Pellegrino La storia è vecchia quando il mondo, o almeno da quando esistono le primarie in Italia. Il voto, come tiene a ribadire Vincenzo De Luca, è aperto a tutti. Tant’è che lo stesso sindaco salernitano decaduto avrebbe esortato i suoi a convincere esponenti, simpatizzanti ed elettori del centrodestra a scendere in campo a suo sostegno. Confermando, sostanzialmente, le preoccupazioni dell’eurodeputato Massimo Paolucci e del deputato salernitano Guglielmo Vaccaro. Ma il voto è libero, seppur “costoso” (due euro) ma comunque accessibile a tutti. In sintesi anche il centrodestra potrà scegliersi il suo miglior sfidante. De Luca dalla sua avrebbe terreno fertile in alcuni ambienti della destra. Non fosse altro che la spinta per l’elezione a sindaco (contro Alfonso Andria nel 2006) arrivò proprio dal Popolo di Berlusconi al ballottaggio. La faccia, per ora, pare che l’abbia messa solo Carlo Aveta, segretario regionale de “La destra” che da mesi ormai è schierato con De Luca. Ancora ai seggi di domenica potrebbero – quasi sicuramente lo faranno – vedersi esponenti dell’Udc, ossia coloro che in provincia di Salerno hanno stretto rapporti con il Pd. Così si prevedono – seppur Cobellis smentisca – supporti a favore dell’ex primo cittadino salernitano da Angri, dove Mauri (Udc) ha blindato la ricandidatura a sindaco grazie al supporto del Pd (rappresentato in città da Gina Fusco, che è membro della segreteria provinciale del partito democratico). A Cava de’ Tirreni, invece, stando gli accordi trasversali in atto, per Vincenzo De Luca sulla carta dovrebbe essere un plebiscito. I voti dovrebbero arrivare da tutte le componenti. Non fosse altro che mentre i Fratelli d’Italia di Edmondo Cirielli si sono accordati con Luigi Gravagnuolo (deluchiano doc) e il suo gruppo di “Città democratica”, l’Udc – che annovera al suo interno anche il sindaco Marco Galdi, oltre il consigliere regionale Giovanni Baldi – è ad un passo con l’intesa col Pd di Vincenzo Servalli che sostiene appunto, così come Gravagnuolo, Vincenzo De Luca. Ma non solo, si è schierato con l’ex primo cittadino anche Raffaele Fiorillo e tutta la componente più di sinistra. Non pervenute le due Nocera, seppur pare che qui abbia fatto presa Andrea Cozzolino che nelle ultime settimane avrebbe conquistato anche qualche fans dell’ex sindaco. Si dice che un supporto all’eurodeputato dovrebbe arrivare da Giovanni Maria Cuofano, sindaco di Nocera Superiore. Questa volta, inoltre, è più difficile che i deluchiani peschino a Scafati. Qui il sindaco Pasquale Aliberti (Forza Italia) avrebbe rotto “il patto” con la segreteria provinciale del Pd all’indomani della nomina del nuovo presidente del Consorzio Farmaceutico. Aliberti, in precedenza, aveva sostenuto alla presidenza della Provincia di Salerno, il piddino Giuseppe Canfora. Partita complessa anche a sud di Salerno. A partire da Pontecagnano Faiano dove il sindaco Ernesto Sica sarebbe propenso a sostenere Andrea Cozzolino, incontrato più volte anche a cena. Stessa sorte anche nell’area più a Sud, dove s’imporrebbe la linea di Simone ed Antonio Valiante – sostenitori di Cozzolino – alla quale si aggiungerebbe anche il consigliere regionale Donato Pica. Situazione complessa ad Eboli (dove l’8 marzo si celebrano le primarie per la scelta del candidato sindaco del Pd), pare che l’unica certezza sia la presa di distanza di Martino Melchionda rispetto a Vincenzo De Luca. Blocco anche a Capaccio dove il sindaco Italo Voza dopo aver abbandonato il Pd pare sia intenzionato a rispostarsi a destra. Per ora alle primarie dovrebbe sostenere Andrea Cozzolino. A Salerno città? Le dinamiche sono diverse. A partire dai fittiani che potrebbero cedere alle tentazioni di Vincenzo De Luca. D’altronde ci sarebbe già l’annuncio del consigliere comunale forzista Salvatore Gagliano che in più occasioni ha espresso la sua vicinanza all’ex sindaco. Non si esclude che la guerra dei fittiani con Forza Italia possa portare anche Eva Longo ed il suo gruppo alle urne domenica. Di certo non mancherà a Salerno città il supporto dell’Udc e quindi di Paky Memoli che aspetta e spera in un posto di assessore a Palazzo di Città e dell’indipendente Sandro Ferrara. Infine tra i principali sponsor di De Luca governatore c’è anche l’ex rettore Raimondo Pasquino. (altri servizi a pagina 17)
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