Prete: «Commercio in crisi profonda» - Le Cronache
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Prete: «Commercio in crisi profonda»

Prete: «Commercio in crisi profonda»

di Francesco La Monica 

Ieri pomeriggio, presso la sede della Camera di Commercio di Salerno, si è tenuto un incontro operativo nell’ambito dell’iniziativa “Spazio Campania a Milano”. Il progetto è rivolto a tutte le imprese del territorio che avranno intenzione di promuovere la propria offerta commerciale presso lo showroom di piazza Fontana a Milano, recentemente inaugurato. Lo spazio polivalente è stato allestito nell’ambito del progetto “Campania Felix”, progetto frutto di una partnership di programma tra la Regione Campania e l’Unioncamere Campania, che ha per obiettivo quello di creare occasioni di contatto tra il mercato nazionale e internazionale , che ruota intorno alla metropoli lombarda ed il sistema produttivo campano. La Camera di Commercio di Salerno ha destinato apposite risorse per sostenere la partecipazione delle imprese del territorio, con voucher fino a 10mila euro per imprese singole, e fino a 15mila euro per imprese partecipanti ad organismi collettivi come consorzi, reti d’impresa o aggregazioni temporanee. Le aziende che parteciperanno all’iniziativa, potranno usufruire degli spazi adibiti per eventi promozionali con una durata massima di due giorni. Il Presidente Andrea Prete spiega l’attuale situazione economica.
Cos’altro può fare e farà l’ente Camera di Commercio per sostenere ed affiancare le imprese salernitane?”
”La Camera di Commercio sostiene in modo effettivo le imprese salernitane ormai da anni. Ogni anno, ad esempio, mettiamo a disposizione delle imprese dei voucher che consentono di partecipare alle fiere in Italia e all’estero, e stabilmente oltre cento aziende salernitane ne usufruiscono, raggiungendo risultati incoraggianti. Inoltre, abbiamo promosso tutta una serie di iniziative, come ad esempio, “Camera in Tour”, ovvero la promozione del turismo avvenuta l’estate scorsa, mediante l’offerta di spettacoli gratuiti per gli ospiti degli alberghi di ottimo livello artistico, iniziativa che sicuramente verrà riproposta anche quest’anno. In più, favoriamo i progetti delle varie associazioni di categoria che, a seconda dei settori, promuovono tutte le iniziative che servono a far crescere l’economia del nostro territorio. Credo che, sotto questo aspetto, svolgiamo il nostro dovere al meglio”.
Quali sono i settori che meritano un sostegno maggiore e in quale modo?”
”L’industria viene sostenuta con le fiere perché, di norma, sono i manifatturieri che partecipano maggiormente alle fiere nazionali e internazionali. L’agricoltura è molto presente nel nostro territorio, e l’ente camerale è sempre molto vicino a questo settore, proponendo una serie di iniziative che riguardano sia la promozione, ma soprattutto l’offerta dei prodotti, dando opportunità agli operatori economici del settore di mostrare l’aspetto qualitativo delle nostre promozioni. L’artigianato e il commercio vanno incentivati per creare occasioni e per favorire l’aumento del business del commercio”.
Secondo i dati forniti proprio dalla Camera di Commercio, nel 2018 in provincia di Salerno si è registrato un aumento, seppur lieve, dell’imprenditorialità, con un aumento dell’1,1% delle imprese. Si incomincia ad intravedere l’uscita dalla crisi?”
”Credo che più che uscire, nella crisi ci stiamo rientrando. Il dato è sicuramente positivo, perché avere un incremento delle imprese, in questo periodo, non è usuale, ma bisogna anche capire che alcuni settori in questo momento sono più svantaggiati ed altri più favoriti, come il turismo e l’agroindustria, mentre, ad esempio, il commercio sta vivendo una crisi profonda, soprattutto a causa della “eCommerce”, che sta creando non pochi problemi”.
Quale futuro si aspetta per il mondo economico e per le imprese salernitane?”
”Chi fa questo mestiere non può essere che, per dogma, ottimista, ma non possiamo nemmeno disconoscere le difficoltà che stiamo incontrando. Il quadro macroeconomico europeo, nonché mondiale, ci sta destando non poche preoccupazioni, alle quali si aggiungono quelle italiane, perché è indiscutibile che le politiche del governo attuale non sono condivise dagli imprenditori”.