Premialità Covid, i medici a tasche vuote - Le Cronache
Attualità

Premialità Covid, i medici a tasche vuote

Premialità Covid, i medici a tasche vuote

di Rosa Coppola

Premialità Covid al personale medico della Asl Salerno non ancora giunto: i sindacati di categoria reiterano la richiesta di incontro al direttore generale, Mario Iervolino. Attraverso una nota, dettagliata, le segreterie regionali dei sindacati medici (Anaao Assomed Aaroi-Emac cimo, Cgil fp medici e dirigenti sanitari, federazione Cisl medici, Uil fpl medici, Fvm, Fassid, Fesmed, Anpo Ascoti Sials medici) hanno chiesto, nuovamente, alla direzione aziendale di via Nizza una concertazione per capire quali sono i criteri e i tempi per la ripartizione della “Premialità una tantum agli operatori sanitari” pari a quattro milioni di euro.”Abbiamo tenuto una riunione il 24 giugno scorso avente all’ordine del giorno numerosi punti, tutti accomunati dagli aspetti contrattuali che incidono sullo stipendio. Ad oggi non abbiamo avuto alcun riscontro formale in merito”, sostiene Vincenzo Stridacchio, rappresentante aziendale dell’Aaroi (l’Organizzazione Sindacale Nazionale dei Medici di Anestesia e Rianimazione) e continua: “Ad oggi, non viene distribuito il fondo di perequazione dall’anno 2016; non abbiamo ancora i conguagli per la variabile aziendale e produttività del 2018; non si sono ancora adeguate le indennità previste per le guardie di Pronto soccorso e festive; non vengono applicate le regole aziendali concordate e deliberate sull’orario di servizio e di lavoro. Non è stata erogata la premialità Covid”, conclude. A livello regionale, gli stessi sindacati hanno diffidato la Regione “ad erogare le somme per il pagamento della “Premialità una tantum agli operatori sanitari” di cui al punto 2 della delibera di giunta n. 427 del 03/08/2020 al fine di evitare una palese distrazione di fondi. Con riserva di adire le Autorità Giudiziarie competenti non esclusa la Procura della Repubblica presso la sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Regione Campania”. Insomma, fanno sul serio. Una situazione delicata che ha fatto alzare le barricate ai sindacati medici, uniti, nel raggiungimento dell’unico obiettivo. Da aprile, i soldi per la premialità Covid a quelli che in camice bianco furono definiti ‘eroi’, non sono mai giunti. E la nuova ondata della epidemia, tra noi, sta mettendo nuovamente a dura prova tutto il personale. Impegnato in turni non ordinari. Le numerose istanze contrattuali chiedono risposte a chi, di fatto, è protagonista della vita ospedaliera.