Porta Ovest, nuova tegola: arrestati i vertici della Tecnis - Le Cronache
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Porta Ovest, nuova tegola: arrestati i vertici della Tecnis

Porta Ovest, nuova tegola: arrestati i vertici della Tecnis

di Andrea Pellegrino

Ci sono anche due noti imprenditori ai vertici della società Tecnis, Francesco Domenico Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice, tra le persone arrestate (dieci in tutto) dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sull’Anas condotta dal Tribunale di Roma. La Tecnis, colosso imprenditoriale del Sud Italia, si è aggiudicata appalti pubblici per quasi 800 milioni di euro l’anno. E la Tecnis è proprio l’impresa aggiudicataria dei lavori della Porta Ovest di Salerno, finita nel mirino della Dia e della Procura della Repubblica di Salerno solo qualche mese fa e che aveva portato anche al sequestro del cantiere con un provvedimento d’urgenza emesso per alcuni cedimenti verificatisi in un tratto del maxi tunnel. Una inchiesta, quella su Porta Ovest e sulla Tecnis, che risale al 2013. In principio, infatti, il cantiere – prima del sequestro avvenuto ad inizio giugno – era finito sotto la lente d’ingrandimento dell’autorità giudiziaria che era sulle tracce di alcune ditte ed imprese coinvolte nella fornitura di materiali edili. L’ipotesi formulata all’epoca era di ricettazione e truffa per i dirigenti e i tecnici impegnati nella costruzione delle gallerie mare – monti di Salerno. Una ipotesi di reato che sarebbe rimasta in piedi ed accompagnata, poi, dall’inchiesta bis della Procura di Salerno che ha portato poi al sequestro dell’opera, dopo le segnalazioni di crolli avvenuti in alcune parti del cantiere, oggi riaperto parzialmente solo per consentire alcuni lavori di messa in sicurezza da parte della Tecnics spa. Ma la Tecnis, società aggiudicatrice dell’appalto messo a bando dall’Autorità portuale di Salerno, era già finita nel mirino della magistratura siciliana. Nel 2011 finì sotto “osservazione” per i lavori al porto di Marina di Ragusa. Anche all’epoca la lente di ingrandimento dei magistrati riguardò i materiali utilizzati per i lavori. All’inizio di quest’anno, poi, la stessa ditta è stata coinvolta, pur non finendo sotto inchiesta, nel caso del cedimento del viadotto Scorciavacche sulla strada di collegamento tra Palermo ed Agrigento in virtù del fatto che a fare i lavori fu proprio la catanese Tecnis, in Ati con la Cmc di Ravenna e Ccc di Bologna. Ora per la Tecnis c’è un’altra bufera. Francesco Domenico Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice sono finiti ai domiciliari.