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Pony express della droga, la stangata del Pm

di Pina Ferro
Call center della droga con consegna a domicilio attraverso dei pony express: pugno duro del pubblico ministero Elena Guarino che ha chiesto complessivamente 181 anni di carcere per i pusher del rione Calcedonia e Petrosino coinvolti nel blitz dello scorso mese di settembre. Dodici gli indagati che, ieri mattina, sono comparsi dinanzi al Giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno, Vincenzo Pellegrino, dinanzi al quale si sta celebrando il rito dell’abbreviato. Nel dettaglio il Pubblico ministero al termine della requisitoria ha chiesto la condanna a 20 anni per Gerardo Pastore, considerato il vertice del sodalizio. Quindici anni e sei mesi ciascuno, sono stati chiesti per: Marco Russomando, Rosario Santoro, Vincenzo Senatore, Laura Napoletano, Alessandro Maiorano (di Baronissi), Vincenzo Copino (di Sant’Antimo, provincia di Napoli), Vincenzo Pisapia, Virginia Fortunato, Guido Errico (di Nocera Superiore) e Massimo Di Domenico. Sei anni di pena è la richiesta formulata per Libroia. Le intercettazioni e le immagini acquisite dagli uomini della mobile consentirono di sgominare due organizzazioni criminali, composte anche da nuclei familiari. Lo spaccio, oltre che a domicilio attraverso un sistema di pony express artigianale spesso servito da motorini e scooter rubati per l’occasione, avveniva anche davanti al cinema “Apollo”, il liceo classico “Torquato Tasso”, la scuola “Calcedonia” e luoghi di aggregazione come gli spiazzi antistanti il vecchio stadio “Donato Vestuti”. Durante l’attività investigativa, coordinate dal sostituto procuratore Elena Guarino, sono stati contati circa 50mila contatti con l’utenza telefonica.