Pinza nell'intestino: aperta inchiesta sulla morte di Nicoletta Ontano - Le Cronache
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Pinza nell’intestino: aperta inchiesta sulla morte di Nicoletta Ontano

Lamentava da tempo dolori addominali e al basso ventre. La visita dal medico curante, la tac all’ospedale Ruggi, la scoperta di un ferro all’interno dell’intestino al quale era stata operata circa sei mesi fa, l’inoperabilità a causa della insufficienza renale causata da una disidratazione. E’ stata istituita una commissione d’inchiesta per accertare eventuali responsabilità mediche nel decesso di Nicoletta Ontano, 84 anni, residente a Montecorvino Rovella, spirata alle 21 di sabato presso il reparto di Chirurgia generale dell’ospedale di Salerno, San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Una morte che, al momento, sembra avvolta dal mistero e sulle cui cause sarà più chiara l’autopsia che è stata disposta dal magistrato e che sarà effettuata tra oggi e domani.
La signora Ontano era giunta all’ospedale di Salerno nella giornata di giovedì. Da circa una settimana lamentava insopportabili dolori all’addome e al basso ventre. Dopo un passaggio dal proprio medico curante, le era stato consigliato di recarsi presso il nosocomio cittadino per sottoporsi ad una tac per accertarsi della natura di quei dolori. Ed è stato proprio presso l’ospedale, all’esito dell’esame medico, che sarebbe emersa la presenza di un oggetto di ferro nell’intestino della donna. Circa sei mesi fa, infatti, la signora Ontano, vedova e madre di due figlie, si era sottoposta, sempre presso la struttura ospedaliera di via SanLeonardo, ad un intervento all’intestino che era perfettamente riuscito.
La donna è stata immediatamente ricoverata presso il reparto di Chirurgia generale del Ruggi, ma le sue condizioni di disidratazione hanno impedito al personale medico di operarla in tempo. 
Nicoletta Ontano è morta sabato, tra lo sconcerto e il dolore dei familiari. Familiari che, però, vogliono vederci chiaro e che intendono sapere se i risultati emersi dalla tac siano il fattore scatenante del decesso dell’84enne. I parenti della donna, infatti, hanno sporto denuncia presso la questura di Salerno. L’ipotesi più accreditata è che l’intera equipe medica che operò diversi mesi orsono la donna possa finire sotto inchiesta con l’accusa di omicidio colposo.
«Vogliamo verità e giustizia» – dicono i familiari di Nicoletta Ontano. E a garantire che verrà fatta chiarezza sul decesso della donna di 84 anni, ci pensa anche il direttore generale del SanGiovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che ha immediatamente disposto l’istituzione di una commissione di inchiesta interna alla stessa azienda ospedaliera universitaria «per chiarire le dinamiche che hanno determinato la morte della signora». «Il direttore generale Elvira Lenzi – si legge nella nota ufficiale dell’ospedale salernitano – contestualmente, a nome di tutto il personale esprime sincero cordoglio ai familiari della paziente rassicurandoli sulla trasparenza degli atti in corso».
Solo il medico legale, dunque, potrà stabilire se la signora Nicoletta Ontano è morta a causa di una negligenza dell’equipe medica che la operò all’intestino o per sventurate cause naturali.