Picierno: “De Luca? Appartiene al passato” - Le Cronache
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Picierno: “De Luca? Appartiene al passato”

Picierno: “De Luca? Appartiene al passato”

di Andrea Pellegrino Afferma di non essere «candidata alle primarie del Pd per la scelta del candidato Governatore» ma è «a disposizione della chiamata del partito». L’europarlamentare Pina Picierno, ieri ospite di “Festa Impegno” a Salerno non scopre completamente le sue carte, attende la “Fonderia” e spera che l’effetto Renzi trascini anche la Campania alle prossime elezioni. Regione, in cui – afferma – «si vince alle europee ma si perde alle amministrative». Per Picierno, De Luca rappresenta il tempo che fu. O meglio «quella classe dirigente che ha allontanato la gente dalla politica». Resta una risorsa e alle primarie – per l’europarlamentare – potrà presentarsi. Poi «saranno i nostri militanti a decidere. Abbiamo in campo due progetti: il nostro che rappresenta il nuovo approccio che abbiamo del Pd e della politica e l’altro». Fonderia (l’appuntamento che si terrà a Bagnoli a fine mese) sarà la «prima vera sfida del partito in Campania – afferma – senza personalismi perché a noi interessa il futuro di questa terra che ha bisogno di un cambiamento di rotta, rispetto alla gestione Caldoro». E la Picierno vorrebbe anche la presenza di Vincenzo De Luca: «Spero che venga a Bagnoli. Ribadisco l’invito al sindaco di Salerno». Ma quanto alle elezioni regionali, «ognuno resterà sulle proprie posizioni. Fonderia vuole essere solo un luogo di confronto pacato», rincara la Picierno che in merito alle Regionali dice: «Questo è un tempo nuovo che ha bisogno di nuovi protagonisti. Quando abbiamo messo figure nuove abbiamo stravinto. Naturalmente la scelta sarà dei nostri militanti». Sempre che, qui in Campania, ci siano le primarie. Alla fine, come la stessa Picierno afferma: «Il Pd campano deve recuperare un gap rispetto a quello nazionale». Insomma due velocità che costringerebbero, con buona pace di gran parte dei dirigenti democrat, ad un intervento a gamba tesa di Matteo Renzi e la conseguente proposta di un nome unico. Anche perché, pur volendo organizzare la macchina delle primarie, ad oggi gli organi statutari del partito democratico regionale, sono ancora tutti da definire.