Picchia e minaccia di morte la moglie. L’uomo il prossimo 8 novembre sarà dinanzi ai giudici: rischia il processo - Le Cronache
Cronaca Giudiziaria

Picchia e minaccia di morte la moglie. L’uomo il prossimo 8 novembre sarà dinanzi ai giudici: rischia il processo

Pina ferro

 

Obbligava la moglie a lavorare e versargli i soldi per comprare una casa in Romania che però si sarebbe intestato lui. Alla richiesta della donna di una intestazione congiunta è cominciato l’incubo. La donna è stata fatta oggetto di pesanti minace e botte sia da parte del marito che del cognato. Ora i due uomini rischiano di affrontare un processo per violenze e minacce. Adrian Ugureanu e il fratello Victor il prossimo 8 novembre compariranno dinanzi al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero. A costituirsi parte civile, attraverso l’avvocato Giovanni Fava, è stata la moglie dell’uomo Maria Ugurean. Risale al mese di luglio dello scorso anno la vicenda che vede protagonisti i due fratelli rumeni e la moglie di uno dei due, tutti residenti a Pontecagnano. Il rapporto tra marito e moglie si è deteriorato ed è sfociato in violenza a seguito dell’intento dell’uomo di comprare casa a Pontecagnano. Ovviamente la donna era bel felice di lavorare e versare al maito parte del guadagno per realizzare il sogno di tornarsene in patria ed acquistare una casa dove vivere. I problemi sono sorti nel momento in cui la donna ha appreso che il consorte non aveva alcuna intenzione di cointestare la casa anche al lei. Un particolare che l’ha mesa in allarme al punto da non dare più somme di denaro al marito. E’ stato a questo punto che l’uomo accecato dalla rabbia ha cominciato a maltrattare la moglie, minacciandola e percuotendola arrecandogli anche delle lesioni al volto al punto da essere costretta a fare ricorso alle cure dei medici. Alle minacce del marito successivamente si sono aggiunte anche quelle del cognato. La donna spaventata non ha esitato a denunciare il tutto alle forze dell’ordine.