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Piazza della Libertà: Celano e Russomando chiedono chiarimenti

«Avevamo già sollevato il caso nel 2013 ed ora ho provveduto ad inoltrare una nuova interrogazione a firma mia e del collega Ciro Russomando». Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia al Comune di Salerno, ieri mattina è stato tra i presenti all’incontro organizzato da Italia Nostra e No Crescent. Al termine ha indirizzato al sindaco, ai consiglieri comunali e al Prefetto di Salerno una richiesta di chiarimenti rispetto all’ultima inchiesta sulla deviazione del torrente Fusandola, chiedendone anche la discussione in commissione trasparenza. «Quanto emerge dalla Ctu è di una gravità assoluta. Si evince con chiarezza nella relazione che la deviazione del Fusandola sarebbe avvenuta senza le necessarie autorizzazioni e che, soprattutto, tale illegittimo intervento potrebbe comportare rischi di esondazioni e pericoli per i cittadini (in particolare per i residenti di via Fusandola, del rione Canalone e con particolare preoccupazione per i bambini che frequentano le scuole “Barra”). Il genio civile, organo regionale, avrebbe ammesso di non aver mai autorizzato la deviazione.La Regione (guidata oggi da chi è il responsabile politico di atti amministrativi che, a quanto si legge dalla perizia, sarebbero di dubbia legittimità), più volte adita, non ha mai ritenuto di intervenire, avvalorando dubbi sulla “compatibilità” amministrativa di chi oggi la presied e rispetto ai contestati procedimenti. Appare vergognoso solo pensare che possa esserci chi permetta di mettere a rischio la sicurezza di cittadini pur di consentire la più grande speculazione edificatoria mai avvenuta a Salerno. Chi ha competenze e non interviene diventa corresponsabile non solo della edificazione di uno scempio che sta segnando negativamente la città, ma soprattutto di eventuali sciagure che potrebbero inopinatamente verificarsi per la frenesia di cementificazione senza regole che hanno caratterizzato le amministrazioni progressiste che si sono succedute»
Squalo
19 Aprile 2019 at 12:52
Si continua ad evocare lo spettro di una esondazione. Ma quali sono i presupposti scientifici per un tale evento?